
L’amministratore delegato Stefan Neuhaus, Michele Rinaldi, executive chef e Maria Grazia Cucinotta (foto gonews.it)
Due anni di lavori, ed è terminato anche il restauro del Castello medioevale, cuore antico di Castelfalfi. Una operazione che ha visto un costo di 4 milioni e 100mila euro Con questo intervento può ormai dirsi completa la rinascita dell'intero Borgo di Castelfalfi, insediamento antichissimo (il Castello fu fondato nel 700 dal longobardo Faolfi, da cui il nome) caduto in abbandono negli ultimi decenni del secolo scorso e riportato a nuova vita con un’intelligente e sostenibile opera di recupero messa in atto da TUI AG, la multinazionale tedesca del turismo, che dal 2007 a oggi ha investito qui 180 milioni di euro. Sono 52 i posti di lavoro che la TUI ha creato a Castelfalfi e tra il 2015 e il 2016 cresceranno ancora di 80 unità.
La riapertura del Castello chiude infatti un ciclo iniziato anni or sono con la progettazione del Campo da Golf (2010-2011), l'apertura della Trattoria Il Rosmarino (2011) e di un boutique hotel di 31 camere nell'antica Tabaccaia (2013), la ristrutturazione degli edifici e dei 41 appartamenti del Borgo (il 90% già venduti, cioè 36), la nascita di 11 botteghe, il restauro del parco, la ricostruzione del complesso Le Piscine (4 piscine affacciate sulla valle) e delle vie che conducono al Castello. Gli appartamenti non hanno mercato a livello italiano, solo un cittadino che vive a 2 chilometri da Castelfalfi ha deciso di realizzare questo investimento. Francia, Austria, America, Australia e Canada: questo è il turismo che decide di puntare su Castelfalfi un progetto unico nel suo genere, perché la Tui realizza case, alberghi ma non infrastrutture. Quindi una realtà assoluta e innovativa nel campo del turismo che deve rappresentare il vero lusso. Come ha spiegato la madrina di eccezione, ospite a Castelfalfi, Maria Grazia Cucinotta, “il lusso non viene rappresentato dai gioielli e le belle macchine, ma dal vivere sano, respirare e far crescere borghi del genere che rappresentano una realtà che solo noi italiani abbiamo e che possiamo esportare nel mondo. Il turismo è ricchezza, questo l’Italia lo deve ancora capire appieno”.
"Sono arrivata qui un anno fa - racconta Maria Grazia Cucinotta - cercando la location per un film, ho visto giorno dopo giorno rifiorire un luogo incantato come nello spirito di un nuovo Rinascimento, mi sono appassionata alla sfida di questo straordinario gruppo di professionisti che sono un esempio per tutta l'Italia. Il vero film è diventato poter testimoniare questo miracolo e presto girerò un piccolo video per narrarne la storia. E non è detto che non nasca anche qualcosa di più".
D’altronde Montaione, comune assai piccolo, ma con 3mila posti letto, rappresenta una delle ricchezze con maggiori potenziali dell’Empolese – Valdelsa. Tutto questo ha restituito la vita a Castelfalfi, trasformando un borgo abbandonato in un moderno Resort, caratterizzato da un fascino straordinario e da una storia ultramillenaria, e circondato da un ambiente naturale senza eguali. Una destinazione da favola nel cuore della Toscana. Principio fondamentale a Castelfalfi è lavorare nel rispetto della natura e della bellezza del luogo. Il piano di investimenti finanziario prevede opere che si concluderanno nel 2022 per un totale di 250milioni di euro. Presenti il neo sindaco di Montaione, Paolo Pomponi, l’ex sindaco Paola Rossetti e il cuoco Michele Rinaldi. L’amministrazione comunale ha seguito da vicino le operazioni per la realizzazione della rinascita di Castelfalfi: un processo partecipativo senza intoppi, costruttivo, dove adesso si aprono prospettive importanti per un turismo sempre più di spessore che nel 2016 potrà contare con l’avvio dei lavori un nuovo albergo a 5 stelle, dove la TUI inserirà un nuovo marchio per alzare ulteriormente il livello del lusso nel piccolo borgo.
"La storia comincia nel 2007 - dice l'amministrare di Castelfalfi, Stefan Neuhaus - quando il più grande gruppo turistico tedesco, Tui, decide di varare un piano di investimento a lungo termine acquisendo la proprietà del borgo toscano (1100 ettari) comprensivo di una tenuta agricola, spazi verdi, casali e un'antica rocca longobarda fondata intorno al 700 d.c. dal barbaro Faolfi che diede il nome al luogo. Da allora la proprietà tedesca, procedendo mano nella mano con gli amministratori locali e i cittadini, si è impegnata a ridare vita a villaggio e campagne, restaurando gli stabili, costruendo un campo di golf da 27 buche, piscine pubbliche, rilanciando la produzione locale di vino e olio, aprendo nuovi spazi nel massimo rispetto della natura e dell'identità del borgo. Chi viene a Castelfalfi non cerca una disneyland dal taglio esotico, ma la vera bellezza della Toscana e dell'Italia. E' una vicenda di cuore, di passione, di convinta difesa dei valori più puri dell'Italia migliore che ora comincia a darci straordinari risultati".
Il prossimo 7 giugno, aprirà all’interno del Castello La Rocca di Castelfalfi, un ristorante gourmet, affidato alla guida del giovane chef bergamasco Michele Rinaldi, che ha ottenuto la sua prima stella Michelin nel 2011, a soli 27 anni. Allievo di Gualtiero Marchesi e forte di grandi esperienze in ristoranti internazionali (a Montecarlo, Copenaghen e San Sebastián) e nazionali (come Executive Chef all'Acquacotta delle Terme di Saturnia o in qualità di consulente del ristorante Da Vittorio), Rinaldi delizierà i suoi ospiti con una cucina classica che si fonda sulle solide pietre angolari della tradizione e del territorio, ma che sa brillare per estro, tecnica, ricerca e cura del dettaglio.
Madrina dell’evento, la Testimonial di Toscana Resort Castelfalfi Maria Grazia Cucinotta.
Le sale del ristorante La Rocca di Castelfalfi sono situate al pian terreno del Castello, in un ambiente suggestivo, ristrutturato con estremo rigore, che ha saputo mantenere – grazie all'uso di materiali tipici della tradizione locale come il legno, la pietra, l'intonaco e il cotto – l'integrità storica della struttura e la sua identità toscana più autentica. Sempre a pian terreno sarà presente un accogliente e informale Bistrot, location perfetta per gustare in totale relax una cucina più semplice o per scoprire il menù Tapas abbinato alle migliori etichette.
Ogni dettaglio dell'arredamento è stato studiato in questa chiave: puro stile toscano messo al servizio della moderna funzione di un ristorante gourmet. Senza dimenticare la meraviglia di un panorama a 360 gradi sulle magnifiche colline fiorentine e pisane che il Castello di Castelfalfi domina placidamente dall'alto: buona parte di quelle terre, circa 1100 ettari, sono tuttora di suo dominio e costituiscono l'ampia Tenuta del Toscana Resort Castelfalfi, con le sue produzioni tipiche di vino e olio e il suo celebre golf con doppio percorso a 27 buche (18 buche Mountain Course, 9 buche Lake Course).Uno spettacolo naturale su cui affaccia la terrazza panoramica del Castello, un luogo ideale per cene intime al tramonto e al chiaro di luna. Al primo piano del Castello sono poi disponibili locali polivalenti, pronti a ospitare cene private, feste, meeting ed eventi con scorci mozzafiato. Altri locali sono stati concepiti per la scuola di cucina, laRosso Toscano Cooking School, che proporrà corsi di ogni genere, che spazieranno dai menù più classici e tradizionali a moduli più creativi (come, ad esempio, sulla pasticceria o sul finger food). In futuro saranno ristrutturate anche le cantine del Castello che, a lavori ultimati, ospiteranno un wine bar. Si tratta di ambienti molto suggestivi, resi celebri da Roberto Benigni che nel 2002 vi girò alcune scene del suo indimenticabile Pinocchio. Un altro grande nome come Andrea Bocelli ebbe i suoi esordi musicali come pianista proprio nelle stanze del Castello quando, alla fine degli anni '80, ospitava un piano bar.
I lavori di restauro e ristrutturazione del Castello di Castelfalfi sono stati seguiti dagli architetti Nardini e Melucci, Filippo Burresi, Fabio Valelà e Adinolfo Lucchesi Palli. Consulente per Toscana Resort Castelfalfi: architetto Guido Lorenzo Spadolini.