
In vista del ballottaggio di domenica Daniele Baldi ha diffuso questo comunicato
Domenica i follonichesi sono chiamati a scegliere il sindaco. Mi auguro, per il bene della nostra città, che sia per tutti un voto consapevole e ben meditato: una scelta compiuta sulla base dei fatti. E chi ha a cuore il presente e il futuro di Follonica non può avere dubbi: serve un cambiamento, una nuova amministrazione comunale. Il candidato sindaco Andrea Benini, assessore e vicesindaco di Eleonora Baldi negli ultimi anni, è solo l’espressione della continuità. Un’esperienza oggettivamente fallimentare che non merita più fiducia. Benini, invece, senza curarsi del malcontento dei tantissimi cittadini che soffrono nel veder ridotta Follonica in pessime condizioni, chiede ancora il voto per governare. E lo fa con un programma elettorale in trenta punti che dimostra, come meglio non potrebbe, perché la scelta giusta è non votare Andrea Benini. Fin dalle prime righe. Benini illustra «La città che vogliamo: una città accogliente, pulita e sicura. Una città che crede nelle proprie imprese e nelle attività produttive, semplificando e facilitando le iniziative e gli investimenti privati». Anziché «la città che vogliamo», avrebbe fatto meglio a scrivere: la città che avremmo voluto avere, ma non ne siamo stati capaci. Perché Follonica è tutt’altro che accogliente, pulita e sicura. E gli operatori economici sono costretti a una corsa a ostacoli per lavorare. La responsabilità non può che essere di chi ha amministrato questa città negli ultimi anni. Benini dice poi di puntare sulla città della cultura: «Il nuovo cuore prezioso della città: scommettere sul Parco Centrale». Una scommessa persa. E’ sotto gli occhi di tutti: cantieri aperti, opere ben lontane dalla conclusione. «Occorre poi valorizzare le risorse culturali esistenti», aggiunge Benini. Un proposito decisamente singolare per chi negli ultimi anni ha ricoperto (tra gli altri ruoli) l’incarico di assessore alla cultura: che cos’ha fatto durante il suo mandato? Nulla, evidentemente. Ecco perché, nel suo programma elettorale, Andrea Benini ripropone tutti gli impegni presi e non mantenuti dall’amministrazione comunale uscente, di cui faceva parte con un incarico di primo piano. Gli esempi non mancano, in ogni ambito di intervento: «Utilizzeremo le risorse per gli affitti dei capannoni per costruire la nuova Cittadella del Carnevale»; «Se c’è un’opera che ha la priorità su tutte è quella di rigenerare le pinete della città che stanno morendo e hanno un bisogno urgentissimo di intervento»; «Aderiamo alla strategia rifiuti zero, investiamo sulla raccolta differenziata dei rifiuti, portandola immediatamente al 70%, ampliandola a tutti i quartieri della città entro il 2015»; «Valorizziamo l’ufficio Ambiente»; «Pensiamo a un grande piano di smaltimento per l’eternit che ancora oggi è presente in molte realtà cittadine»; «Vogliamo ridare nuova vita all’edificio di via Apuania»; «Vogliamo instaurare un percorso virtuoso di condivisione dei bilanci comunali e delle opere pubbliche con i cittadini». Così Benini riconosce che l’amministrazione comunale uscente ha fatto esattamente il contrario: dobbiamo ricordargli tutte le decisioni che la sua giunta ha preso andando contro la volontà dei follonichesi, alla faccia della partecipazione? Il candidato sindaco Benini ci riprova persino di fronte a due dei fallimenti più evidenti della sua amministrazione: il traffico e il decoro cittadino. Quel piano del traffico che la giunta di Eleonora Baldi aveva promesso di cambiare nei primi cento giorni, quel decoro ferito dalla sporcizia diffusa in città. Eppure Benini scrive: «Puntiamo a un piano del traffico a due velocità, che in estate possa ampliare gli spazi dedicati alle zone pedonali e alle ztl, tenendo lontane le auto dal centro»; «Manteniamo e miglioriamo gli spazi comuni (parchi rionali e piazze) incrementando la pulizia. Rendiamo sicuri gli spazi pubblici, pensando a un controllo continuo delle zone più a rischio»; «Scommettere sulla cura e l’attenzione per il verde, l’arredo urbano e le manutenzioni. Un grande progetto di rigenerazione della pineta di ponente». Benini insiste pure di fronte alle promesse mancate per la periferia: «Lavoriamo per risolvere il problema degli allagamenti in Salciaina e in zona industriale». In certi casi, poi, il candidato sindaco-vicesindaco uscente sfiora il ridicolo. Sull’ippodromo, ad esempio: «Dobbiamo far tornare l’impianto a vivere: l’unico modo è aprire la convenzione a eventi non strettamente legati al mondo dell’ippica. Per far questo dobbiamo muoverci a livello regionale e nazionale per trovare una soluzione rapida al problema». Un problema che la stessa amministrazione comunale ha creato, e che adesso vuol risolvere chiedendo aiuto alla Regione o al Governo. Oppure sul turismo. Dice Benini:«Attualmente abbiamo 530.000 presenze all’anno in città. Noi vogliamo arrivare ad averne 1.000.000 nell’arco di questa legislatura. Per farlo dobbiamo fare un grande lavoro di coordinamento e organizzazione». Un milione di turisti a Follonica? Forse Benini non sa che una metropoli come Madrid nel 2013 ne ha fatti registrare 991.215. Chi è, allora, che si fa notare per le «proposte fumose e campate in aria»? Il nostro obiettivo non è «denigrare l’avversario», come sostiene Benini: vogliamo solo che i follonichesi, domenica, facciano la scelta giusta. Il cambiamento.
Fonte: Daniele Baldi, candidato sindaco
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