Una scuola per Rossella Casini il 4 giugno all'Aurora

Il teatro Aurora di Scandicci

Mercoledì 4 Giugno a conclusione del percorso sulla legalità svolto in occasione dell’intitolazione dell’Istituto Comprensivo Scandicci I a Rossella Casini, vittima della ‘ndrangheta, al teatro Aurora di Scandicci (via San Bartolo in Tuto 1) due repliche dello spettacolo ispirato alla sua storia, “Ultimo domicilio: sconosciuto” di Fiamma Negri e Giusi Salis. Interpreti: Fiamma Negri e Marino Sanchi, regia: Fiamma Negri e Bruno Cortini, musiche: Stefano Bartoli, esecuzione dal vivo: Stefano Bartoli e Alessandro Geri. Lo spettacolo è realizzato con la collaborazione di “Libera Toscana” e della Fondazione “Il cuore si scioglie” http://ultimodomicilio.wordpress.com/ . (Ingresso unico 5 euro, per informazioni 055.7300732).

Lo spettacolo del mattino (ore 9,30) è dedicato alle classi dell’Istituto Comprensivo Scandicci I e dell’Istituto superiore Russell Newton di Scandicci, che hanno partecipato al percorso di formazione di Libera. Seguirà un incontro con Francesca Chirico, giornalista e autrice del libro “Io parlo. Donne ribelli in terra di ‘ndrangheta”.

Allo spettacolo delle ore 21 segue un incontro con  Francesca Chirico e Giuseppe Bianco, Pm al processo per i presunti assassini di Rossella Casini. Gli incontri saranno condotti da Andrea Bigalli, coordinatore regionale di Libera.

Rossella Casini è una ragazza fiorentina che alla fine degli anni ‘70 si innamora di un ragazzo calabrese arrivato a Firenze per studiare. Rossella non sa che Francesco Frisina fa parte di una famiglia vicina alla ‘ndrangheta, Rossella non può immaginare che quella famiglia sarà coinvolta in una faida, Rossella non ha gli strumenti per capire che in quei contesti non si parla.

Rossella paga con la vita la sua volontà di giustizia. Il 22 febbraio 1981 fa l’ultima telefonata al padre per dirgli che sta tornando a casa. Da quel momento più nessuna notizia per 13 lunghi anni, quando un pentito racconta come si sono svolti i fatti. Viene istruito un processo lungo e complesso che si conclude solo nel 2006 con l’assoluzione di tutti gli imputati per “mancato raggiungimento della prova di colpevolezza”.

Fonte: Comune di Scandicci - ufficio stampa

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