Insediato stamani, martedì 3 giugno, il nuovo dirigente del commissariato di Empoli Francesco Zunino, arrivato da Verona dove era capo di gabinetto. Primi impegni l'incontro con il sindaco Brenda Barnini, avvenuto sempre questa mattina, un colloquio con il questore di Firenze Raffaele Micillo e il passaggio di consegne, nei giorni passati, con il suo predecessore Maurizio Di Domenico, adesso vicequestore a Siena.
C'è un filone che lega l'esperienza passata e futura di Zunino: il calcio da serie A. In due anni e se mesi a Verona ha curato la gestione della sicurezza delle sfide al 'Bentegodi' sia di Chievo che di Hellas, iniziando dunque ad avere una certa dimestichezza con i grandi eventi sportivi. Si tratta di una sua specializzazione acquisita sul campo, iniziata a Sorrento quando era dirigente del commissariato e la squadra militava in serie C.
"La promozione in A dell'Empoli mi rende felice - ha detto Zunino presentandosi alla stampa - questo fatto richiederà comunque una rimodulazione dei servizi. Da parte mia c'è la massima disponibilità a dare e accettare consigli. Parlerò con il club relativamente alla necessità o meno di adeguare l'impianto, mi metto a disposizione come ho detto anche al nuovo sindaco. Sostituisco un valido collega giustamente premiato con un incarico superiore, in un commissariato come Empoli che ritengo prestigioso".
Per Zunino, nativo di Napoli, si tratta della prima esperienza lavorativa in Toscana. Si è trasferito in questi giorni con la moglie Rosaria e la loro figlia di 21 mesi Benedetta. Ha 48 anni, di cui 24 in servizio nella polizia. I suoi inizi in Sicilia per 4 anni, operativo nella Squadra Mobile, poi il ritorno in Campania con una lunga trafila di incarichi di polizia giudiziaria legati alla questura di Napoli. Prima è vicequestore a Pozzuoli, Torre Annunziata e Torre del Greco, poi viene promosso dirigente e lavora a Secondigliano, Capri e Sorrento. Rientra a Napoli per gestire i commissariati di Avanella, Vomero e Decumano.
Viene promosso e dopo un periodo a Roma nel gennaio del 2012 passa a Verona come capo di gabinetto, lavorando fianco a fianco con il questore.
"Le linee guida Micillo e Di Domenico me le hanno dettate - conclude Zunino - ma adesso ho molto da studiare", dice mostrando un faldone sulla scrivania con le 'consegne' che gli sono state passate.
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