Nuova segnaletica di via Grande, la polemica di Automobile Club: "Le assurde modifiche peggiorano il deflusso del traffico anzichè migliorarlo"

Uno degli Stop "incriminati"

Se lungo via Grande gli automobilisti di Livorno rispettassero davvero la nuova segnaletica orizzontale, recentemente disegnata al fine di dirigere e separare il flusso del traffico privato da quello pubblico, solo a quel punto paradossalmente finirebbe per formarsi un caos impossibile da dirimere. La viabilità appena realizzata, ideata dall'Amministrazione Comunale nel quadro complessivo del più volte ripensato e ridimensionato progetto 'Pensiamo in Grande', presenta difatti incongruenze non di poco conto.

Tralasciando i ripetuti e rischiosi restringimenti della carreggiata che costringono i guidatori a compiere manovre quantomeno azzardate per seguire la direttrice indicata, citiamo un' altra assurdità su tutte: procedendo nell'unico senso consentito ai mezzi privati, vale a dire dal lungomare verso l'interno in direzione Piazza della Repubblica, si incontrano alcuni segnali di stop il cui significato è incontroversibile. Vale a dire, in parole povere, un obbligo di fermata dovuto alla pericolosa commistione a quell'altezza tra il percorso dei mezzi privati e quello degli autobus, forzati a rientrare sulla parte più interna della careggiata.

Non parliamo quindi della segnaletica relativa alla 'semplice' imposizione di dare precedenza solo in caso di transito di altri mezzi/pedoni che si trovano ad incrociare la nostra traiettoria, bensì quella che ci impone, in qualsiasi condizione, un perentorio stop.

Qualora poi la Polizia Municipale cominciasse a rilevare con costanza le infrazioni commesse dagli utenti della strada in prossimità della segnaletica in questione, le contravvenzioni fioccherebbero e le casse comunali si tramuterebbero in fretta nel forziere di Paperon dei Paperoni.

 

Riccardo Heusch, Presidente Commissione Traffico e Mobilità AC Livorno

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