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Esaote annuncia 31 esuberi e 22 trasferimenti: i sindacati proclamano lo stato di agitazione. Ecco uno sciopero di 4 ore

Foto d'archivio

Quattro ore di sciopero e proclamazione dello stato di agitazione contro gli esuberi e lo spacchettamento contenuti nel piano industriale illustrato dall'azienda. E' quanto deciso, si spiega in una nota, dall'assemblea dei lavoratori Esaote dello stabilimento fiorentino svoltasi stamani. Le prime due ore di astensione dal lavoro sono state attuate questa mattina stessa, con i lavoratori che hanno effettuato un presidio davanti alla sede di via di Caciolle, altre due ore saranno effettuate domani. L'agitazione, si spiega ancora, è stata proclamata da Fim, Fiom e Uilm.

L'assemblea dei lavoratori dell'Esaote di Firenze (Via Caciolle, 15) riunitasi oggi ha deciso per domattina, dalle ore 09.30 alle 11.30, un presidio davati ai cancelli dell'azienda per ridadire con forza il loro no al piano aziendale respinto già ieri dalle rappresentanze sindacali di Fim Fiom Uilm durante l'incontro in Confindustria. Parteciperà anche il sindaco Dario Nardella.

Nel piano illustrato dall'azienda, che ha spiegato di voler puntare su riorganizzazione e razionalizzazione per recuperare efficienza e sviluppare nuovi prodotti, è previsto il ricorso da luglio alla cassa integrazione straordinaria per 120 lavoratori, 76 esuberi di cui 31 potrebbero essere a Firenze, la costituzione di due nuove società su due rami d'azienda che conteranno 25 e 47 lavoratori, 22 lavoratori della ricerca trasferiti da Firenze a Genova e l'esternalizzazione di produzione e magazzini con conseguenze dirette per 50 dipendenti.

"La proposta dell'azienda è irricevibile per due motivi - dice Mirko Zacchei, della Fim-Cisl Firenze e Prato -: perché quello che ci è stato presentato è un piano industriale che non parla assolutamente di sviluppo e perché scarica tutte le responsabilità delle scelte sbagliate del management sui lavoratori". "Su Firenze - aggiunge Zacchei - il piano prevede 31 esuberi, 22 trasferimenti a Genova dei dipendenti del settore ricerca e uno spezzatino dell'azienda ancora tutto da chiarire. Si perderebbero così posti di lavoro ad elevatissima qualificazione senza peraltro una logica o un progetto che guardi al futuro. Non si tratta cioè di fare sacrifici dolorosi per rimettere in carreggiata l'azienda, ma di scaricare su chi ha lavorato le conseguenze di una gestione non accurata, che ha continuato ad accumulare passivi pesanti (10 milioni di euro solo nel primo quadrimestre 2014) a fronte di decine di milioni di euro di materiale in stock".

 

La Regione incontrerà martedì e mercoledì sindacati e azienda

La Regione Toscana incontrerà sindacati, azienda e istituzioni per cercare una soluzione alla crisi della Esaote, l'azienda biomedicale di diagnostica per immagini con sedi a Genova e Firenze. Ieri l'azienda ha presentato il piano industriale, i rappresentanti dei lavoratori (680 dipendenti negli stabilimenti delle due città) hanno abbandonato il tavolo e proclamato lo sciopero.

Due sono gli incontri in calendario nell'agenda dell'assessore al lavoro Gianfranco Simoncini: martedì 3 giugno con sindacati e istituzioni e mercoledì 4 giugno con azienda e istituzioni.

 

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