L’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori, ha visitato la vetreria Aton Luce di Montelupo Fiorentino, una delle poche rimaste nel nostro comprensorio con ancora attivo un forno fusorio che può fondere fino a 30 tonnellate di vetro al giorno.
Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Betori, in compagnia di Don Francesco Catelani e del Sindaco di Montelupo Fiorentino, Rossana Mori, si è intrattenuto con i soci ed i dipendenti ed ha visitato la fabbrica, accompagnato dal direttore e socio, Alessandro Alderighi, interessandosi alla produzione ed all’utilizzo dei robot nel processo produttivo. Particolare attenzione è stata riservata al vetraio-robot che simula tutte le attività tipiche del soffiatore.
La Vetreria Aton Luce, che ha raccolto la tradizione della Vetreria Lux, nata nel 1967, occupa attualmente circa 45 dipendenti ed alla tradizionale produzione di accessori per l’illuminazione e la casa, negli ultimi anni ha abbinato anche quella di mosaici e mattonelle in vetro di varie forme e colori per alcuni dei marchi più prestigiosi del panorama nazionale del settore della ceramica. Buona parte della produzione della Aton Luce, abbinata a quella del mosaico in porcellana o in gres, è destinata all’esportazione. Negli ultimi tempi abbiamo aggiunto alla nostra gamma di prodotti, bottigliette da profumo, bottiglie liquori e liquidi in genere; mattoni pieni bianchi e colorati, vetro mattone.
Al Cardinale Giuseppe Betori è stata mostrata in particolare la realizzazione di artistici mosaici in vetro con foglia in oro zecchino, oltre a singolari composizioni di forme e colori utilizzate nel rivestimento di edifici di alta qualità, nonché per la ristrutturazione delle chiese e di altri luoghi destinati al culto. All’Arcivescovo di Firenze è stato mostrato anche quello che viene considerato il più piccolo mosaico in vetro mai realizzato al mondo della dimensione di 0,5 millimetri x 0,5 millimetri. Per comporre una mattonella di 30 cm. X 30 centimetri occorrono circa 1800 pezzi.
Al termine della vista pastorale a S.E. Cardinale Betori è stato donato un mosaico in vetro delle dimensioni di 2,7 x 2,3 metri raffigurante il Cristo Pantocrator, simile a quello ospitato nella Cattedrale di Cefalù, una raffigurazione tipica dell’arte bizantina ed in generale medievale.
E’ stato realizzato totalmente a mano da Luca Ciardi e da Sandro Bessi con tessere di vetro di 1x1 cm finemente decorate con vernici di vari colori e foglia oro. Sono state utilizzate ben 49.100 piastrelle prodotte dalla Aton Luce.
FOCUS SULL'AZIENDA
Dai piatti ed i bicchieri di mille colori ai mosaici in vetro per il settore dell’arredamento e dell’edilizia. Tanta ricerca ed innovazione abbinata alla meccanizzazione del processo produttivo con soluzioni originali e personalizzate. Tra queste c’ è anche un robot che è in grado di fare tutte le manovre di un maestro vetraio: prendere la pasta di vetro dal forno a 1490 gradi, soffiarlo e realizzare delle bolle di vetro con uno spessore molto sottile che poi vengono usate per realizzare i mosaici in oro zecchino.
L’ avventura imprenditoriale di questa vetreria inizia nel lontano 1967 ad Empoli nei locali di una storica vetreria empolese, la Taddei dalla quale 8 marzo 1944 furono deportati nei campi di stermino tedeschi 26 lavoratori, e che oggi ospita nei locali restaurati l’Agenzia per lo sviluppo dell’Empolese Valdelsa.
Il primo nome è Vetreria Operaia Lux e viene fondata da 8 maestri vetrai. Da Empoli poi si trasferisce nello comune di Montelupo Fiorentino in località La Torre. Da qui nel 2005 altro trasloco nella nuova fabbrica nella zona industriale Le Pratella di Montelupo Fiorentino, dove vengono realizzati i nuovi forni, che hanno una capacità produttiva di oltre 200 quintali di pasta di vetro al giorno.
Nel 2009 a seguito di una ristrutturazione aziendale la Vetreria Lux srl viene messa in liquidazione , ma resta il marchio “ Lux glass made in Tuscany”, e nasce la Aton Luce.
Come testimonia il nome originario ( Lux) la produzione di oggetti in vetro per il settore dell’illuminazione è sempre stato uno dei punti di forza di questa azienda ed ancora oggi rappresenta circa il 50% del fatturato che si aggira attorno agli 8 milioni di euro.
La produzione per la casa ( piatti, bicchieri, vassoi, oggetti di arredamento) alla fine degli anni 2006 ha incominciato a crollare.
“I nostri prodotti- afferma Alessandro Alderighi, socio e direttore dell’azienda – hanno perso consistenti quote di mercato e non erano più concorrenziali sul mercato. Oggi i nostri più grandi concorrenti oltre ai cinesi, sono i turchi. In Turchia il costo del gas è inferiore del 68% e l’energia elettrica del 128%, mentre la manodopera costa 1/3 della nostra. Per non essere sopraffatti dalla crisi che stava arrivando a grandi passi abbiamo dovuto ricercare nuove nicchie di mercato per mettere a frutto la nostra capacità produttiva e la nostra flessibilità. Abbiamo iniziato a collaborare con alcuni dei principali produttori e distributori italiani del settore del mosaico, che gestiscono marchi top del made in Italy nel mondo ed abbiamo sviluppato applicazioni e prodotti di alta gamma con particolari tecnologie produttive. Oggi buona parte del mosaico in foglia oro made in Italy viene prodotto nella nostra vetreria. I nostri mosaici in vetro sono stati utilizzati anche nalla ristrutturazioni di alcune chiese, oppure sono abbinati ai prodotti in ceramica. La nostra caratteristica è quella di realizzare mosaici in vetro di varie forme, dimensioni e spessori in oltre 30 colori. Non si tratta di pezzi di vetro che vengono colorati, ma che escono dal forno fusorio del colore indicato dal nostro committente. In termini tecnici si tratta di pasta di vetro opale colorata e non trasparente. Questi tozzetti di vetro vengono poi incollati, ad una precisa distanza l’uno dall’altro su uno speciale supporto che permette al piastrellista di posarlo come una normale mattonella di ceramica. Particolarmente importante è stato anche lo studio e la realizzazione di tutte le procedure post fusione per dare al cliente finale un prodotto facilmente gestibile dal punto di vista del montaggio. Al recente Cersaie negli stand dei nostri clienti c’erano una ventina di proposte di mosaici in vetro che erano uscite dai forni dell’Aton Luce Lux”.
Nonostante il settore del vetro sia in gravissime difficoltà anche a causa degli alti costi energetici la Aton Luce riesce ancora a dare lavoro a circa 50 persone.
Alcuni esempi:
- il metano in Italia costa 0,37 € al mc in Turchia (nostri concorrenti) 0,22€, l’energia elettrica 0,16€ kwh in Italia, 0,07 kwh in Turchia
- Alla Aton Luce si consumano in media all’anno 2,5milioni di mc di metano e 1,5 milioni di kwh di energia.
- Rispetto alla Turchia Aton Luce spende oltre 500.000 euro in più su un fatturato di 8.000.000 di euro.
- Il costo della manodopera risulta inferiore ad un terzo di quello sul nostro territorio.
Se si pensa solo che questi tre fattori incidono per oltre il 40% sui costi del prodotto è facile intuire i vantaggi che hanno i nostri concorrenti turchi. Ma soprattutto come sia difficile per noi essere competitivi e si debba continuamente alla ricerca di prodotti e colori innovativi per uscire dalla morsa di una concorrenza alimentata da così evidenti disparità economiche e anche da una assoluta mancanza di protezione per le nostre iniziative e produzioni.