L’Europa a Firenze: si è concluso oggi a Palazzo Vecchio The State of the Union, l’evento organizzato dall’European University Institute (Eui) che ha visto tra gli altri la partecipazione del presidente del Consiglio e del presidente della Repubblica.
Le sessioni della conferenza, giunta alla quarta edizione, si sono svolte mercoledì e giovedì alla sede dell’Eui alla Badia Fiesolana mentre oggi il clou è stato nel Salone dei Cinquecento.
Tra i temi affrontati durante la giornata, il futuro del modello sociale e politico europeo, anche alla luce del prossimo appuntamento elettoraledel 25 maggio. Presenti anche il presidente della Commissione europea e l’ex presidente del Consiglio e senatore. Il discorso centrale è stato tenuto dal presidente del Consiglio, mentre l’apertura è stata fatta dal vicesindaco di Firenze. I lavori chiudono con un dibattito televisivo tra quattro candidati alla presidenza della Commissione europea, alla presenza del capo dello Stato.
Economia digitale, occupazione giovanile, incentivi per le riforme: il premier Matteo Renzi ha elencato da Firenze alcuni dei primi fronti su cui si impegnerà l'Italia da luglio, quando assumerà la presidenza di turno dell'Unione Europea. Crescita e occupazione come valori costitutivi dell'Europa, diritti di nuova cittadinanza e apertura al mondo saranno le linee guida della discussione, ha detto Renzi.
A dimostrazione che il premier non vuole perdere tempo, i primi due appuntamenti sono già in calendario per i primi del mese di luglio: l'8 e il 9 a Venezia l'assemblea 'Digital Venice' "riunirà governi e imprese per lanciare una grande iniziativa a favore dei cittadini e delle aziende", ha spiegato Renzi, mentre l'11 a Torino si terrà il vertice dei primi ministri Ue sull'occupazione giovanile, contro la disoccupazione che "in Italia ha percentuali assolutamente inaccettabili", e con la prospettiva di "un diritto comunitario e comune del lavoro" come "uno degli obiettivi strategici, temo di medio periodo, che un'Europa riformata non potrà che assumere".
Per il premier è fondamentale inoltre che le riforme in patria siano approvate, anche perché "rispettare gli impegni consentirà all'Italia nel semestre europeo di rappresentare in modo forte l'esigenza di collegare un percorso di riforme a un percorso di incentivi". Nel Consiglio europeo di ottobre, e sarà uno dei temi principali del semestre, ha aggiunto, "tenteremo di presentare un lavoro che vada in questa direzione: maggiori incentivi per chi fa riforme più incisive".
In più, ha spiegato Renzi, "prepareremo il terreno nel corso del semestre alla revisione di metà percorso della strategia di Europa 2020: sarà un tema presente in tutte le agende dei consigli settoriali". Se per il premier difficilmente l'Europa a guida italiana riuscirà a chiudere la negoziazione del Ttpi, l'accordo di libero scambio Ue-Usa, nel semestre ("non credo ci siano le condizioni", ha ammesso), dovrà proseguire però l'impegno per la tutela del "made in", e dovrà essere preparato con grande attenzione il vertice Asem di ottobre a Milano perché "lo sguardo sul vicinato va allargato all'Asia". Infine, l'idea di "un grande investimento sul Servizio civile europeo", storicamente cara a Renzi che ha ricordato come proprio l'Italia lunedì prossimo presenterà le nuove linee guida sul terzo settore, "che contempleranno per la prima volta il Servizio civile universale".