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Sacche di sangue 'salvate' dalla tecnologia. Decisivo un dispositivo targato Ceam attivo all'ospedale di Portoferraio

Ogni anno, soprattutto d’estate, anche da queste pagine lanciamo l’appello per la raccolta del sangue attraverso le donazioni. Ecco perché quando quel sangue è stato raccolto diventa un bene prezioso, preziosismo da custodire con attenzione.

Ecco perché le aziende sanitarie controllano le cosiddette emoteche, una sorta di frigorifero che contiene le sacche di sangue alla temperatura corretta, con dei dispositivi  da remoto.

La Ceam di Empoli, di Paola e Simone Campinoti, ha installato ormai da diversi anni in alcuni ospedali della Toscana, ma anche in altre regioni, un sistema software e hardware per la tracciabilità ed il  telecontrollo di frigoriferi, congelatori dei vari reparti dove vengono stoccate sacche di sangue, farmaci,  e in certi casi anche embrioni.

Nei giorni scorsi, sabato 3 maggio, è emerso quanto siano importanti questi  dispositivi. Al Centro trasfusionale  dell’ospedale di Portoferrario, all’Isola d’Elba, una emoteca ha avuto problemi e la temperatura ha iniziato a scendere troppo, rischiando di congelare il sangue.

Lo racconta il dottor Piero Palla, direttore del Sint dell’Asl 6 livornese, il Servizio immunoematologia e medicina trasfusionale: “Appena scatta l’allarme da uno dei dispositivi viene contattata la sala controllo del 118. L’allarme scatta qualora uno degli allarmi delle emoteche venga a suonare in caso di aumento o diminuzione della temperatura. Il problema era alla Emoteca che contiene le unità di sangue 0 negativo. Era sabato pomeriggio, e in quel momento in quella stanza non c’è nessuno. L’allarme è stato registrato dal 118 di Livorno e così ha contattato il medico di guardia che ha allertato il tecnico di laboratorio il quale ha provveduto a spostare le sacche in una altra emoteca, in un apparecchio di back up. Insomma nel frigorifero di riserva. Abbiamo i controller della Ceam in tutti gli ospedale della nostra Asl e ci permettono di salvare, in caso di problemi, decine e decine di sacche, solo a Livorno ce ne sono 150. Le altre sono a Cecina, Piombino e appunto all’Elba-Portoferraio”.

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