Il CARC: "La collusione tra istituzioni e fascisti deve finire qui e ora"

Il partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo ha diffuso questo comunicato stampa su alcune vicende giudiziarie che riguardano cittadini toscani.

Il giorno 05.05.2014 si è svolta, presso il tribunale di Genova, la seconda e ultima udienza del processo che vede imputato Alessandro Della Malva (segretario federale toscano del Partito dei Carc) con l'accusa di oltraggio alla Corte.
Questo processo, uno dei 6 partiti tutti a carico di Alessandro Della Malva, è uno degli ennesimi atti persecutori nei confronti degli antifascisti toscani che nel 2009 si sono battuti contro le prove di fascismo che l’allora governo Berlusconi stava mettendo in campo con le ronde del Pacchetto Sicurezza.
L'accanimento giudiziario nei confronti degli antifascisti è il modo tramite il quale in primis il Questore di Pistoia Maurizio Manzo e il Procuratore Renzo Dell’Anno (insieme a PM e Giudici compiacenti) hanno tentato di stroncare il Coordinamento contro le ronde fasciste di Maroni che si era costituito proprio per opporsi al disegno fascista e xenofobo di Maroni. Questo è il lavoro strisciante che fa la borghesia per alimentare la mobilitazione reazionaria, la guerra tra poveri. Fu proprio grazie all'azione popolare portata avanti dagli antifascisti che i primissimi tentativi orchestrati a Massa dal fascista Stefano Benedetti di organizzare la Ronda SSS, fallirono miseramente. Ma mentre chi difende le conquiste di civiltà e i contenuti democratici della Costituzione viene accusato, condannato e imprigionato coloro che terrorizzano la popolazione con azioni di squadrismo, pestaggi e omicidi, come lo stragista Casseri, vengono lasciati a piede libero.
Proprio Casseri partecipò a tutte le udienze del processo che vedeva coinvolto Alessandro Della Malva a Pistoia: Casseri, lo stesso fascista che qualche mese più tardi uccise due lavoratori senegalesi a Piazza Dalmazia a Firenze.
Mentre gli squadristi di Casa Pound vengono lasciati a piede libero il Procuratore Renzo Dell’Anno occupa il suo tempo a cercare cavilli per denunciare ripetutamente gli antifascisti.
Ieri a Genova si è svolta un’udienza – farsa che ha portato alla condanna di Della Malva al pagamento di 1000 euro di multa. Era evidente a tutti che giudice e PM non si siano minimamente preoccupate di capire di cosa si stesse parlando ma si siano invece concentrate nel trovare un modo per condannare e “fare cassa”.
L’atteggiamento del giudice durante l’udienza ha dimostrato il suo completo disinteresse nell’ascoltare l’arringa dell’avvocato della difesa: continuando a sfogliare documenti che, sappiamo per certo, non riguardavano il nostro procedimento dato che il fascicolo non era stato aperto negli ultimi 10 giorni ed era stato lasciato in un altro ufficio.
Abbiamo assistito all’opposizione del PM all'ammissione della dichiarazione di un testimone della difesa senza che il giudice battesse ciglio.
Questa condanna dimostra la volontà da parte di tribunali e procure di fiaccare gli antifascisti sotto il profilo economico, di schiacciare le masse popolari che si ribellano con multe e balzelli, spremerle come limoni per rimpinguare le casse prosciugate dalla gestione affaristica della casta.
Ma non intendiamo arrenderci a questa vile sentenza; faremo ricorso in appello per dimostrare la determinazione delle nostre convinzioni e di ciò che facciamo ogni giorno.
Per fare questo, però, occorre la solidarietà politica ed economica che ci permetta di sostenere tutte le azioni da mettere in campo per portare aventi la nostra battaglia.
Pertanto, facciamo un appello a tutti gli antifascisti, a tutti i sinceri democratici a tutti i cittadini a sostenere la nostra lotta contro le prove di fascismo dei padroni, delle questure e dei tribunali.
Mentre nel Tribunale di Genova si disquisisce su una parola detta con un tono di voce o con un altro, i fascisti come Casseri vengono lasciati armati e liberi di uccidere, i fascisti come Benedetti possono promuovere tranquillamente le loro ronde razziste. Proprio in questi giorni Stefano Benedetti ha rilanciato l’idea di mettere in campo le Ronde SSS, per fermare la violenza per le strade di Massa. Noi rispondiamo che per fermare la violenza bisogna mettere a tacere definitivamente i fascisti come lui e come i suoi amici: Casseri (lo stragista di Casa Pound Pistoia), Augusto Calzetta (ex carabiniere co-fondatore della Guardia Nazionale Italiana e arrestato per i suoi affari loschi a Massa), gli elementi della Questura di Massa dediti alle estorsioni.
Per fermare le iniziative reazionarie e criminali di soggetti come il Questore Manzo, il Procuratore Renzo Dell’Anno, il Consigliere Comunale Stefano Benedetti, è necessaria la solidarietà di tutti in termini di mobilitazione per la schedatura di soggetti come questi, in termini di mobilitazione contribuendo economicamente alle spese legali degli antifascisti, in termini di mobilitazione partecipando ai presidi che si terranno il giorno 13 maggio a Massa durante l’udienza che vede gli antifascisti toscani accusati di occupazione dei binari ferroviari e il 15 maggio a Pistoia durante l’udienza che vede Alessandro Della Malva accusato di calunnia verso il testimone dei fascisti Lucarelli di Pistoia!!!

Fonte: Carc

Tutte le notizie di Pistoia

<< Indietro
torna a inizio pagina