'Crocifissa' alla sbarra, ipotesi maniaco. La ragazza sarebbe stata seviziata e lasciata morire. E' una romena di 26 anni

Il luogo del ritrovamento del cadavere in via del Cimitero a Ugnano

E' quella di un maniaco l'ipotesi che stanno seguendo gli investigatori che indagano sull'omicidio della donna trovata morta a Firenze, legata ad una sbarra.

In base a quanto emerso dai primi accertamenti non è escluso che la donna sia stata legata e seviziata sessualmente e che poi sia stata abbandonata in quelle condizioni e che sia morta successivamente da sola.

Lo dimostrerebbero le ecchimosi sulle braccia all'altezza dello scotch che la teneva legata, che testimonierebbero una ricerca disperata di liberarsi.  

Che possa trattarsi di un maniaco gli investigatori lo deducono anche dalle condizioni in cui è stata trovata la vittima. Le procedure di identificazione devono ancora concludersi ma al momento la vittima risulterebbe essere una romena di 26 anni. La donna è stata trovata nuda, indossava soltanto un paio di scarpe da tennis e dei calzini.

La donna sarebbe morta intorno a mezzanotte. Gli investigatori stanno analizzando casi analoghi avvenuti in passato. Hanno riscontrato profonde analogie con uno avvenuto lo scorso anno nello stesso posto: in quell'occasione, però, la donna non venne uccisa.

CHI E'

La vittima è una ragazza di 26 anni, romena, Andrea Cristina Zamfir. Secondo quanto appreso, sarebbe stata identificata grazie ad alcuni effetti personali, tra cui il cellulare, e ai documenti, trovati questa mattina nella sua borsa, abbandonata insieme agli abiti che indossava, sul ciglio di una strada nella zona di Mantignano, a circa un chilometro dal luogo del ritrovamento del cadavere.

L'identità della ragazza sarebbe stata poi confermata dalle impronte digitali.

Cadavere di una ragazza legato ad una sbarra a Ugnano. Un testimone: “Come crocifissa”. Il precedente

L'INDAGINE al PM del MOSTRO

L'indagine sulla donna trovata morta e legata a una sbarra alle porte di Firenze sarà, con ogni probabilità, l'ultima a Firenze per il pm Paolo Canessa, lo stesso che coordinò le indagini sugli omicidi del cosiddetto mostro di Firenze: otto coppiette uccise nel Fiorentino fra il 1968 e il 1985. Entro l'estate, infatti, Canessa si trasferirà a Pistoia, dove sarà procuratore capo. In questa sua ultima indagine pare comparire la figura di un manico che avrebbe seviziato la donna, una prostituta, uccidendola e legandola a una sbarra. L'inchiesta è coordinata da Canessa in quanto pm di turno al momento della scoperta del cadavere, stamani.

Nel caso di un anno fa la  vittima descrisse l'autore 

Gli investigatori ritengono che ci siano forti analogie tra il caso della ventiseienne romena trovata morta questa mattina a Firenze, legata a una sbarra sotto un cavalcavia, e un'aggressione avvenuta circa un anno fa, quando una prostituta fu trovata, viva, legata nello stesso luogo.

In quell'occasione la vittima fornì ai carabinieri la descrizione dell'aggressore: un uomo di età compresa tra i 50 e i 60 anni, corporatura tarchiata, italiano, con pochi capelli, che si muove a bordo di un'utilitaria di colore chiaro.

Secondo quanto appreso, la ventiseienne trovata questa mattina potrebbe essere deceduta a seguito di un gioco erotico, a cui inizialmente si sarebbe sottoposta in modo consenziente, poi trasformatosi in aggressione. Non è escluso che ragazza fosse ancora viva quando il suo aggressore si è allontanato lasciandola legata.

Gli altri episodi

In passato sarebbero avvenute altre aggressioni a prostitute nel luogo, alla periferia di Firenze, dove la scorsa notte ha trovato la morte una ragazza di 26 anni. È quanto emerge dai racconti dei residenti della zona. La maggior parte di questi avvenimenti, secondo quanto emerso, non è mai stata denunciata dalle vittime. L'ultimo episodio il mese scorso: "Saranno state le sei del pomeriggio, c'era una ragazza che correva nuda, gli abbiamo dati dei vestiti, una tshirt e dei pantaloncini" racconta un giovane che abita a pochi metri dal cavalcavia della A1 dove questa mattina è stato trovato il cadavere. "Spesso - aggiunge un altro residente - in passato abbiamo trovato prostitute lasciate nude sulla strada dai clienti che non le volevano pagare. Poi ci sono molte persone che qui vengono a drogarsi. Gli anni scorsi abbiamo presentato degli esposti". "Cinque anni fa ero a lavorare in un campo vicino al cavalcavia - ricorda un anziano -. Mi corse incontro una ragazza, gridava, era nuda chiedeva aiuto. Qualcuno le aveva buttato addosso dell'acido. In quel caso fu soccorsa dai medici e arrivarono le forze dell'ordine".

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