Con alcune dichiarazioni la lista “Agliana5stelle” sta cercando di denigrare anche la lista “Agliana in comune”, dove vi sono (tra i candidati ed i sostenitori) diverse delle persone che ad Agliana (negli ultimi 10 anni) si sono seriamente e decisamente impegnate per una moderna politica sui rifiuti, tramite la generalizzazione della raccolta differenziata porta a porta e proponendo all’Ato Toscana Centro la costruzione delle piattaforme logistiche e degli impianti industriali necessari per riciclare le “materie seconde” recuperabili dai rifiuti differenziati.
Non hanno tuttavia fatto menzione del fatto che, pur attaccando noi per non aver indicato nel programma una data a loro avviso non abbastanza celere per la chiusura dell’impianto di incenerimento, nel loro pseudo-programma non c’è alcuna indicazione temporale, nessun limite alla effettiva realizzazione della chiusura o riconversione dell’impianto, ma un mero riferimento ad un “impegno immediato”; ebbene, noi ci siamo sentiti di garantire ai cittadini di Agliana il termine di 5 anni perché sappiamo essere una proposta seria e priva di demagogia, basata su tempi certi, ed in questo siamo diversi anche dal PD, per il quale di chiusura non si può parlare prima del 2023 e che continua a sostenere il Piano Interprovinciale Rifiuti, ove non solo si prevede di mantenere l’impianto, ma anche di ampliarlo (le solite contraddizioni del Pd).
Alle argomentazioni degli pseudo-5 stelle di Agliana rispondiamo con i fatti: se oggi è diventato realistico proporsi la chiusura dell’inceneritore di Montale è perché il Comune di Agliana ha realizzato per primo (nel territorio dove la gestione dei rifiuti è affidata al Cis) la raccolta differenziata porta a porta ed ha detto “no” al potenziamento dell’inceneritore di Montale da 150 T/g a 225 T/g.
Da questi fatti e dalla successiva realizzazione della R.D. P. a P. a Montale, a Quarrata e in molti altri Comuni, è emersa la possibilità realistica di chiudere davvero l’inceneritore di Montale; è preoccupante che i maggiori sostenitori di Giacomo Mangoni nelle primarie siano stati proprio l’ex Sindaco e l’ex Vicesindaco di Agliana, che non hanno mai nascosto la loro convinzione di voler potenziare l’inceneritore di Montale a 225T/g, mentre la credibilità della lista “Agliana in comune” sta proprio nella coerenza dimostrata, negli ultimi anni, dalle persone che l’hanno promossa, non tramite facili slogan propagandistici ma con argomentazioni serie e convincenti fino al rifiuto di sostenere Mangoni.
Non faremo come Pizzarotti e i 5 stelle di Parma che, in campagna elettorale, fecero la promessa che avrebbero impedito l’accensione di un nuovo inceneritore: l’inceneritore di Parma è stata acceso (e probabilmente per alcuni decenni brucerà circa 450 T/giorno di rifiuti, il triplo di quello di Montale).
Sull’inceneritore di Parma, alcuni giorni fa, il Sindaco Pizzarotti ha risposto al guru milanese Casaleggio: «Amministrare e affrontare problemi reali, a volte vuol dire anche non vincere alcune battaglie. Ma questo non vuol dire tradire un ideale».
Noi di “Agliana in comune”, condividiamo quest’ultima dichiarazione di Pizzarotti: sappiamo che ci saranno ancora ostacoli da superare prima di arrivare alla chiusura dell’inceneritore di Montale, ma se i cittadini di Agliana ci daranno il consenso elettorale che è necessario, pensiamo di farcela a completare la politica moderna sui rifiuti che il Comune di Agliana ha iniziato negli ultimi anni.
Alberto Guercini, candidato a Sindaco della lista “Agliana in comune”