Ricorrenza importante alla Gerusalemme di San Vivaldo. “L’anno 1500 il 1° di maggio fu dato ai poveri frati di santo Francesco questo luogo”, recita la lapide in bei caratteri robbiani all’ingresso del chiostro. Una occasione per una scampagnata nel bel parco del convento in cui saranno aperte le cappelle con la scenografia di luci e commenti sonori, come realizzato dagli architetti Silvano Salvadori e Antonio Tamburini e inaugurata nel 2010 con i finanziamenti della Regione Toscana.
Ma l’occasione è doppia perché Papa Francesco il 7 febbraio di quest’anno ha concesso il titolo di Venerabile a colui che fu per tanti anni parroco e custode del convento, nonché il primo studioso di questa Gerusalemme con tanti contributi: Padre Faustino Ghilardi (1858-1937), qui sepolto. E’ infatti in corso la causa di beatificazione di questo francescano modello che si distinse per purezza d’animo e semplicità ed a cui è stato attribuito questo primo gradino di santità. Un ulteriore segno dell’attenzione del papa a San Francesco.
Lo celebrerà alle ore 16 il vescovo di Volterra Mons. Alberto Silvani con testimonianze di chi l’ha conosciuto e un ricordo dell’Arch. Salvadori sui suoi contributi critici allo studio delle cappelle e all’agiografia dello stesso San Vivaldo.
Questo gioiello dell’empolese-valdelsa è un complesso unico al mondo in cui conoscere l’origine della devozione ai luoghi santi inaugurata dall’imperatore Costantino in questo primo parco a tema della storia, che un famoso studioso definì una “Disneyland del sacro”. Per molti aspetti si ha qui una visione più originale di quella che si può avere nella stessa Gerusalemme, oberata di interventi e trasformazioni a volte snaturanti della primitiva immagine. Topografia, urbanistica, architettura, scultura e pittura furono usate per creare questa immersione nell’origine della nostra storia cristiana, frutto del pieno nostro Rinascimento negli stessi anni in cui Michelangelo dipingeva la Sistina e Raffaello le stanze Vaticane. Leone X nel 1516 riconobbe adeguate indulgenze a chi la visitava. Seguirà alle ore 17 la S. Messa.