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Giorgio Fabbri replica a Danti: "Il Comune è un'attrattiva sia invernale che estiva"

Giorgio Fabbri

“L'Abetone ha il turismo, quale ricchezza naturale, che deve sfruttare sia l'inverno che l'estate. Possiamo compiere questo cambio di passo di qualità e di sviluppo solo se pensiamo a dotare il territorio di strutture logistico sportive professionali. Capisco che il sindaco uscente sia personalmente molto preoccupato, per i dati negativi invernali (-25% di presenze / - 1 milione di incassi), ma la sua visione miope – invernale sta portando il comune in una crisi irreversibile. Noi ci candidiamo per amministrare un comune e non una stazione sciistica. La gestione degli impianti tocca ai proprietari, la gestione degli alberghi agli albergatori. Il comune ha il compito di creare i presupposti e gli indirizzi per agevolare la gestione da parte dei soggetti titolati. Non può più fare società per la gestione di impianti (vedi ximenes) con centinaia di migliaia di euro di perdite che  pagheranno tutti cittadini per il riscatto del leasing (2,2 milioni di euro)”.

Con questa affermazione Giorgio Fabbri, candidato Sindaco di “Noi piccoli comuni montani”, replica duramente a Danti. “Una amministrazione non può improntare lo sviluppo del territorio legando il proprio destino al meteo e personalizzando i servizi. Per questo  la nostra lista punta vuole amministrare per sviluppare
progetti per lo sviluppo turistico estivo, per lo sviluppo artigianale, commerciale e industriale. Tutto questo unito ad un potenziamento degli impianti sciistici, cercando investitori disposti a credere nelle potenzialità dell’Abetone e in sinergia con gli operatori prevenire le problematiche che rivestono gli aspetti tecnici derivanti dalle revisioni.

Tutto questo è possibile se richiediamo per l'Abetone e per la Montagna pistoiese uno status speciale tale da poter attrarre finanziamenti europei. Fondi che permetterebbero di impiegare i nostri sforzi nella riqualificazione dell'impiantistica sportiva volta ad attrarre atleti e dirigenti durante la preparazione estiva. Le soluzioni non possono essere la richiesta di annessione ad altra regione (l'Emilia) altrimenti Sig. Danti che ne pensa – prosegue ironicamente Giorgio Fabbri – quella di annetterci al trentino godendo così dei fondi della Regione?.

Noi siamo invece per una sinergia di intenti con i Comuni limitrofi come Fiumalbo senza perdere le nostre origini e le peculiarità della nostra terra. Confidiamo nei cittadini che il 25 maggio avranno la possibilità di cambiare ricordando loro – conclude Fabbri con una provocazione – che nel segreto delle urne Danti non li vede”.

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