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La 'cassa' chiude il 2013 con un utile netto di oltre 6 milioni e conferma Bandini presidente

Da sinistra: il vicepresidente Alberto Lang, il presidente Alessandro Bandini, l'Ad Divo Gronchi e il vicedirettore generale Piacentini (foto gonews.it)

La Cassa di Risparmio di San Miniato cresce ancora e rilancia la propria strategia basata sull’indipendenza e su un sempre maggiore radicamento sul territorio. E’ l’analisi che si può fare dopo che l’istituto di credito sanminiatese ha reso noto, lunedì 28 aprile, i numeri del bilancio consuntivo relativo al 2013 in seguito l’approvazione da parte dell’assemblea dei soci. E’ un bilancio di esercizio, questo, che tra l’altro certifica la scalata della ‘cassa’ alla classifica nazionale delle banche regionali. L’istituto di palazzo Formichini passa infatti dal 43° posto del 2012 all’8° del 2013.

L’assemblea dei soci inoltre ha confermato Alessandro Bandini come presidente della ‘cassa’ per il prossimo triennio e ha visto l’entrata di due nuovi elementi nel consiglio d’amministrazione: Elena Cenderelli su indicazione della Fondazione Carismi e Antonio Crisafulli designato da Cattolica Assicurazione. Tra i consiglieri confermati anche l’amministratore delegato uscente Divo Gronchi, che sarà riconfermato nel ruolo dalla prima riunione del cda in programma il 30 aprile.

Venendo ai numeri l’assemblea ha approvato un conto consuntivo 2013 che chiude con un utile netto di 6, 5 milioni di euro frutto di una serie di segni ‘più’ che hanno contraddistinto la Cassa di Risparmio di San Miniato lo scorso anno. Gli ‘impieghi’ si assestano ad un +8, 8% rispetto al 2012, mentre i conti correnti sono cresciuti di oltre duemila unità. “Tutto questo nonostante le difficoltà dell’ultimo periodo – ha detto il presidente Alessandro Bandini – sia dal punto di vista delle normativa, sia sotto il profilo strettamente economico e finanziario”.

L’assemblea dei soci ha poi dato il via libero anche ad un significativo aumento di capitale sociale in due tranche, con emissione di azioni del valore nominale di 8 euro e un sovrapprezzo di 3,50 proposto dal Cda, entro il 31 dicembre 2014. La prima tranche, per un importo nominale massimo di 17,391 mln e un importo complessivo di 25 mln, sarà offerta agli azionisti attuali (un'azione ogni 9 possedute); la seconda, per un importo nominale massimo di 16 mln, è effettuato a servizio di un prestito obbligazionario subordinato offerto soltanto agli azionisti che hanno sottoscritto la prima tranche (23 obbligazioni ogni 25 nuove azioni), per un controvalore massimo complessivo nominale di 23 mln. "La Cassa – ha detto l’amministratore delegato Divo Gronchi - intende aumentare la propria capacità patrimoniale al fine di adeguarsi alle nuove, più stringenti regole di vigilanza prudenziale previste da Basilea 3. La più ampia dotazione patrimoniale consentirà alla Cassa di assicurare una ancor più proficua continuità operativa nelle logiche e con gli obiettivi previsti dal Piano Industriale 2013-17 e permetterà anche di rafforzare il ruolo della Banca e del Gruppo nello scenario competitivo”.

I risultati raggiunti da Carismi nell’ultimo anno, tra l’altro il trend è positivo anche nel primo trimestre del 2014, sono il frutto di una strategia precisa. “In questo triennio abbiamo investito sul management, operando dei cambiamenti importanti a tutti i livelli – ha detto il vicedirettore generale Piacentini – cambiando il modo di fare banca della Cassa di Risparmio di San Miniato, aggiornandolo con le nuove esigenze del mercato senza perdere di vista la sua mission e cioè quella di essere una banca del territorio. In questo senso abbiamo continuato ad investire sulle filiali, senza chiudere nemmeno uno sportello. C’è stato poi l’avvio di progetti importanti come Banca Dinamica rivolto principalmente ai giovani”.

 

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