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La Provincia di Milano sostiene i padri separati, Pieri (Scegliamo Firenze al Centro): "Nel capoluogo ce ne occupiamo dal 2011"

foto di archivio

Sono felice dell’iniziativa della Provincia di Milano a sostegno dei padri separati. La questione dei genitori separati è una delle battaglie politiche che sto combattendo da molto tempo e che proseguirò a Palazzo Vecchio nel corso dei prossimi 5 anni se i cittadini di Firenze mi rinnoveranno la loro fiducia. Sono molti anni che cerco di sensibilizzare le istituzioni sul problema recentemente confermato dal Rapporto Caritas sui nuovi poveri.

Oggi chi si separa rischia di trovarsi in condizioni di forte disagio e le istituzioni non possono continuare ad ignorare una situazione che viene vissuta giorno per giorno da tanti cittadini.“ Così il consigliere Massimo Pieri commenta l’iniziativa di housing sociale della Provincia di Milano a favore dei padri separati e  che permetterà ai papà ospitatinel Collegio dei Padri Oblati di proseguire il loro percorso di recupero dell’autonomia in unità abitative private, ubicate nel rhodense, che Sercop già gestisce nell’ambito del progetto “Abitare in rete”. Ma non solo: la Provincia, tramite Sercop, potrà indirizzare verso gli appartamenti disponibili quei genitori separati che presentano condizioni di fragilità non così aggravata da rendere necessaria la fase di prima accoglienza, che solitamente ha luogo presso il Collegio.

“Un divorzio è un progetto di vita che si infrange – ha spiegato Massimo Pieri – Ma oltre alla sofferenza bisogna fare i conti con la difficoltà di dover proseguire anche quando manca l’indipendenza economica”. Una situazione che generalmente capita agli uomini con un reddito medio quando si separano dalla moglie e che sono costretti a lasciare la casa coniugale assegnata generalmente al genitore affidatario dei figli, quasi sempre la donna, e in quanto ‘capo famiglia’ vincolato al versamento di un assegno mensile per il mantenimento di moglie e figli, che in genere corrisponde a 1/3 delle entrate mensili. “In situazioni del genere è ovvio che resta ben poco per potersi permettere un nuovo alloggio – prosegue Pieri - In molti si vedono costretti a tornare dai genitori e, quando questo non è possibile, l’alternativa è chiedere aiuto alle mense e ai i dormitori. Negli ultimi anni la Caritas ha più volte lanciato appelli e sono sorte associazioni di padri separati per fronteggiare quella che sta diventando sempre più un’emergenza sociale”.  Già nel 2011 la commissione sanità aveva approvato una mozione di Massimo Pieri per aiutare i padri separati in difficoltà. “È la dimostrazione della sensibilità dell’Amministrazione Pubblica fiorentina che da allora – ha concluso –  e ancora di più dal 2013 con l’approvazione della legge regionale a sostegno dei genitori separati in difficoltà, ha cercato di individuare le misure più adatte per intervenire in aiuto di queste persone. “

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