Confartigianato: "Con Multienergia, per le aziende risparmi fino al 15% sulla bolletta della luce e del 30% sul gas"

Simone Balli

Tra i tanti ostacoli che rendono difficile il fare impresa in Italia, il capitolo relativo ai costi dell'energia è certamente uno dei più pesanti. La bolletta elettrica nel nostro Paese infatti è più cara rispetto ai nostri competitor europei di circa il 28%. Se a ciò aggiungiamo altre carenze strutturali, come il costo del lavoro troppo elevato, la burocrazia eccessiva e i tempi lumaca della giustizia civile, ci rendiamo conto di quanto le imprese italiane, soprattutto quelle medio-piccole, stiano combattendo una battaglia ad armi impari. Il dibattito sugli alti costi energetici è stato al centro dell'agenda politica del Paese a partire dal 2011.

Il Governo Monti, per andare in contro alle esigenze delle grandi imprese energivore, cioè quelle che consumano circa 2.4 GWh l'anno, varò un decreto contente importanti agevolazioni fiscali e riduzioni in bolletta.
“Fin qui tutto bene – spiega il presidente di Confartigianato Pistoia Simone Balli – se non fosse che le coperture per questi sgravi, che interessano solo lo 0.07% delle aziende, sono tutte a carico delle piccole e medie imprese, che adesso si ritrovano una stangata da circa 900milioni di euro da pagare; in sostanza – spiega Balli – i piccoli pagano per i grandi, e questo non è giusto. Per non parlare poi delle ulteriori difficoltà delle aziende che operano in montagna dove ci sono infrastrutture così obsolete da causare gravi danni alle imprese a causa delle micro interruzioni e dalle interruzioni vere e proprie nella fornitura di energia”.
In media si parla di rincari per circa seicento euro l'anno, e questo, in un momento di crisi come questo, rappresenta un costo aggiuntivo non da poco. La Confartigianato non ci sta, ed è per questo che ha presentato un ricorso al Tar per annullare i rincari predisposti dall'Authority.
Per risparmiare sulla bolletta però, le imprese Toscane potranno rivolgersi al consorzio Multienergia, nato nel 2001 all'indomani della liberalizzazione del mercato. In realtà una liberalizzazione fatta a metà – dice Massimo Desideri, componente del Cda di Multienergia – perché dal 2001 la quota “trattabile”, cioè quella sulla quale il consorzio può lavorare, si è via via assottigliata al 40% del totale delle voci di spesa della bolletta”.
Il sostanza Multienergia, cui sono associate circa duemilacinquecento aziende di vari settori, fa da intermediario tra il fornitore e il cliente finale, cercando di strappare le migliori condizioni contrattuali a seconda delle esigenze energetiche degli associati. “Dopo la liberalizzazione del mercato – spiega Massimo Desideri – si sono moltiplicate quelle società che prospettano ingenti risparmi sul costo delle bollette; in realtà il risparmio è solo fittizio, perché i così detti costi di gestione inseriti in bolletta, fanno lievitare i prezzi a dismisura”.
Non solo mediazione e trattativa con i gestori: tra le attività del consorzio c'è anche quella di vigilare sulle bollette, per verificare che non ci siano sorprese alla fine del mese. Può capitare infatti che a volte, a causa di alcune falle nell'impianto, le aziende sostengano costi che potrebbero essere tagliati con semplici interventi di manutenzione. “In quel caso – spiega Desideri – i nostri tecnici individuano il problema e lo segnalano al consorziato, in maniera da poter intervenire quanto prima; in più siamo sempre vigili affinché non si verifichino strane anomalie nelle bollette”.

Va segnalato poi che l'adesione al consorzio è gratuita per tutte le imprese, che non devono sborsare un solo centesimo per usufruire delle agevolazioni tariffarie derivanti dalle trattative con i principali fornitori. “Il tutto per un risparmio medio – conclude Desideri – che oscilla tra l'8% e il 15% per quanto riguarda l'energia elettrica, e fino al 30% per il gas”.

Fonte: Confartigianato Pistoia - ufficio stampa

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