
Da circa un mese l’ASL 11 ha attuato nei distretti periferici del comune di San Miniato una riorganizzazione dei servizi amministrativi, riducendo le ore di apertura al pubblico e delegando l’attività amministrativa a personale esterno.
Fino al momento del cosiddetto “riordino” il personale amministrativo dipendente della ASL 11 era presente a Ponte a Egola tre giorni a settimana e a San Miniato Basso due giorni, e il personale esterno non dipendente Asl era delegato all’accettazione dei prelievi ematici.
Oggi, dopo il cosiddetto “riordino”, il servizio amministrativo prelievi e tutte le altre pratiche amministrative vengono espletate da un solo operatore non dipendente ASL. Stando alle molte lamentele dei cittadini la nuova situazione avrebbe generato disservizi e attese interminabili, con disagi per anziani e soggetti in stato di disagio.
Di fronte a tali difficoltà sembra che molti cittadini abbiano ritenuto opportuno rivolgersi al presidio ospedaliero di San Miniato, con il risultato di peggiorarne la funzionalità, già messa a dura prova dalla istallazione del famoso “totem” il quale, oltre a essere un “attrezzo” di non facile gestione da tutti gli utenti, ha mostrato anche problemi funzionali. Per le vicende suesposte chiediamo alle competenti Autorità se difficoltà operative e disservizi nei confronti dei cittadini erano gli obiettivi della riorganizzazione dei distretti.
Roberto Ferraro, Nuovo Centrodestra San Miniato
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