Ferraro (Ncd) sulla riorganizzazione dei distretti sanitari: "Si sono creati disservizi e difficoltà operative"

Roberto Ferraro

Da circa un mese l’ASL 11 ha attuato nei distretti periferici del comune di San Miniato  una riorganizzazione dei servizi amministrativi, riducendo le ore di apertura  al pubblico e delegando l’attività amministrativa  a personale esterno.

Fino al momento del cosiddetto “riordino” il personale amministrativo  dipendente della ASL 11 era presente a Ponte a Egola tre  giorni a settimana e a San Miniato Basso due giorni, e il personale esterno non dipendente Asl era delegato all’accettazione dei prelievi ematici.

Oggi, dopo il  cosiddetto “riordino”, il servizio amministrativo prelievi e tutte le altre pratiche amministrative vengono espletate da un solo operatore non dipendente ASL. Stando alle molte lamentele dei cittadini la nuova situazione avrebbe generato disservizi e attese interminabili, con disagi per anziani e soggetti in stato di disagio.

Di fronte a tali difficoltà sembra che  molti cittadini abbiano ritenuto opportuno   rivolgersi al presidio ospedaliero di San Miniato, con il risultato di peggiorarne la funzionalità,  già  messa a dura prova dalla istallazione del famoso “totem”  il quale, oltre a essere un “attrezzo” di non facile gestione da tutti gli utenti, ha mostrato anche problemi funzionali. Per le vicende suesposte chiediamo alle competenti Autorità se difficoltà operative e disservizi nei confronti dei cittadini erano gli obiettivi della riorganizzazione dei distretti.

        

Roberto Ferraro, Nuovo Centrodestra San Miniato

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