"E’ con tristezza e amarezza che nuovamente riporto l’ennesima effrazione ai danni della tabaccheria di via Duca d’Aosta avvenuta questa notte per mezzo di un colonnino di cemento da viticultura con il quale è stato sfondato il vetro e sottratti gratta e vinci e stecche di sigarette per un valore ancora imprecisato.
Questo risulta essere solo l’ultimo di vari tentativi di scasso più o meno riusciti tra cui anche una rapina a mano armata, ma non voglio intervenire in questa sede riportando la cronaca di avvenimenti a sostegno o condivisione di questa attività.
Vorrei invece riportare l’attenzione su un pezzettino di paese dove gravitano molte persone e operano molte attività, per fortuna ancora produttive, che danno il loro contributo al tessuto sociale ed economico del paese.
E’ infatti del giugno 2012 che anche un’altra attività del portico veniva danneggiata in maniera grave appiccando addirittura il fuoco con quella che sembrava essere una specie di molotov con grave pericolo anche per le abitazioni sovrastanti.
Da allora si sono fatti tanti discorsi da parte di tutti gli interlocutori amministrativi e di rappresentanza con conseguente incontro il 06 giugno 2012, di cui detengo verbale e ricevuta al protocollo, dove veniva seriamente presa in considerazione l’istallazione di telecamere. Ma nonostante vari solleciti, richiesta di preventivo e disponibilità degli esercizi a contribuire alle spese di installazione niente è mai stato portato a termine. Ci sono varie dichiarazioni a più riprese sugli organi di stampa in cui si parla di “tavoli” per sicurezza e decoro che “si stanno occupando anche di via duca d’Aosta” (dichiarazione di Cantini Lapo Nazione del 19 ottobre 2012 primo piano cronaca di Empoli).
In questa fase così importante per il nostro paese parlare di sicurezza quando non si è saputo intervenire al momento opportuno e con le dovute accortezze risulta un argomento che perde di contenuto.
Parlare di promesse di sicurezza dopo questi eventi e di decoro dopo che ancora i famosi Tavoli aperti nel 2012 non hanno dato i suoi frutti mi preoccupa molto come cittadino e come commerciante, perché il commercio non si può riassumere solo in feste di paese, che io condivido e a cui partecipo personalmente, ma deve tenere conto anche di quelle necessità che permettano ad una qualsiasi attività di svolgere il proprio lavoro in sicurezza e dignità intesa come tutela del territorio.
Ringrazio in modo particolare la vigilanza privata che è intervenuta prontamente, limitando quelle che potevano essere perdite ben più ingenti e la forze dell’ordine che si trovano ad operare in stato di assoluta emergenza dovendo sorvegliare di notte vari comuni con un’unica pattuglia.
Tutto sommato la tabaccheria rientra in una specie “protetta” poiché ha un suo sistema d’allarme collegato alla vigilanza privata e alle forze dell’ordine e si può ancora permettere un’assicurazione che può coprire i danni materiali ma non quelli morali……però il mio timore è che si possa arrivare a sfondare il vetro del fornaio per un filetto di pane danneggiando l’esercizio per un magro bottino.
Su questo bisogna riflettere e condividere che la sicurezza deve rappresentare un bene comune da preservare al di sopra di idilliaci progetti a tutela di tutta la nostra cittadinanza… senza perdere altro tempo in discorsi".
Susi Giglioli, esercente di via Duca D'Aosta, candidata di 'Insieme per Cambiare'