“Camminare le osterie, le vigne, le strade. Uscire coi soci e camminare il territorio”, con la propulsione della curiosità e con la volontà di costruire conoscenze, contatti, relazioni, e piccoli e grandi fatti economici.” È l’invito che sta tra i primi punti di un programma “Terra Madre” , di Raffaella Grana, confermata alla presidente di Slow Food Toscana per il prossimo quadriennio.
Il Congresso Regionale di Slow Food Toscana, convocato per riconfermare il proprio gruppo dirigente per i prossimi 4 anni, si è tenuto ieri nella sala Guinigi del complesso di San Francesco a Lucca. Dopo una intensa mattinata di discussione l’assemblea ha unanimemente eletto il comitato esecutivo regionale che sarà composto da Raffaella Grana (presidente), Stefano Beltramini (segretario), Alberto Agresti, Emilio Bellatalla e Massimo Bernacchini.
Raffaella Grana, 56 anni, ha due figlie, vive a San Miniato, è docente di scuola primaria. Ha un diploma specialistico quadriennale conseguito presso la scuola di Globalità dei Linguaggi di Bologna e dal 1999 al 2004 ha ricoperto l’incarico di assessore alla cultura, al turismo e alla comunicazione e dal 2004 al 2009 vice Sindaco nel Comune di San Miniato con delega al sapere, alla comunicazione alla cultura e al turismo. In questo contesto ha conosciuto e si è innamorata di Slow Food.
Stefano Beltramini , nato a Bologna nel 1962, vive a Firenze dal 1965 dove lavora presso il Comune di Firenze, Ha una compagna e due figli.
Laureato in Lingue e Letterature Ispanoamericane, con tesi sul tema del cibo nel romanzo. Conosce slow food nel 2007 e come volontario ha curato soprattutto il settore degli orti, scolastici e condivisi, i temi del consumo consapevole e dell’economia solidale, la relazione nell’associazione e con altre associazioni.
Il Congresso ha inoltre esaminato la realtà associativa della regione e discusso i temi proposti dal Consiglio nazionale per il prossimo Congresso di Slow Food Italia, eleggendo i delegati che in quella sede rappresenteranno la Toscana e approvato il programma che definisce le attività e le priorità di Slow Food Toscana nei prossimi quattro anni. Al centro della scena la tutela della biodiversità, la creazion e rafforzamento delle sinergie con le comunità locali e le altre associazioni. Fondamentali anche le attività di educazione e coinvolgimento e promozione per rafforzare la rete sul territorio.
“Ringrazio tutti per la fiducia accordatami e il riconoscimento del lavoro svolto nel precedente mandato.” Dice Raffaella Grana “La nostra attenzione si concentra sempre più sul valore del volontariato, non solo come mezzo per attivare azioni volte a generare un cambiamento, ma come modo di definire ed individuare la responsabilità di cittadini ai quali preme la cura della propria casa e del mondo. Diventa sempre più importante costruire reti e nuove relazioni. Siamo pronti a lavorare con tutte le associazioni che, a vario titolo vorranno compiere con noi un pezzetto di strada. Il percorso delineato dovrà permetterci di ripartire con un passo nuovo ed agile nella condivisione e definizione del ruolo strategico dell'unità territoriale di Slow Food: la Condotta.
Il congresso regionale si inserisce all’interno di un percorso più ampio che sta coinvolgendo l’intera associazione e che si concluderà a Riva del Garda, in Trentino, dove dal 9 all’11 maggio 750 delegati approveranno il programma dei prossimi quattro anni dell’Associazione ed eleggeranno Presidente, Segretario e vice presidenti nazionali di Slow Food Italia.
I candidati alla segreteria di Slow Food Toscana 2014-2018
Raffaella Grana - Presidente Regionale
Alberto Agresti - Vicepresidente Regionale
Emilio Bellatalla - Vicepresidente Regionale
Massimo Bernacchini - Vicepresidente Regionale
Stefano Beltramini - Segretario Regionale
Chi siamo
Raffaella Grana
56 anni, ha due figlie, vive a San Miniato, è docente di scuola primaria. Ha sempre lavorato nell'educazione, prima come educatrice presso la Madonnina del Grappa di San Miniato, in seguito come Educatrice di Asilo Nido. Dopo il diploma di Maturità Magistrale ha frequentato la facoltà di Magistero a Firenze; ha interrotto questi studi per frequentare la scuola triennale di Naturopatia di Bologna, dove si è diplomata.
Ha poi conseguito il diploma specialistico quadriennale presso la scuola di Globalità dei Linguaggi di Bologna ed ha approfondito la propria formazione attraverso i corsi di comunicazione e gestione dei conflitti di Stefania Guerra Lisi, e di comunicazione organizzativa con il Dr. Riccardo Romiti.
Dal 1999 al 2004 ha ricoperto l’incarico di assessore alla cultura, al turismo e alla comunicazione nel Comune di San Miniato realizzando progetti legati alla cultura materiale, alla valorizzazione dei prodotti del territorio e ha promosso l’adesione del Comune di San Miniato all’associazione CittàSlow.
Dal 2004 al 2009 è stata Vice Sindaco del Comune di San Miniato con delega al sapere, alla comunicazione alla cultura e al turismo; ha conosciuto e si è innamorata di Slow Food in questo contesto. Ha promosso la realizzazione degli Orti in Condotta presso le scuole di San Miniato, la partecipazione del Comune alla Rete di Terra Madre Toscana, l’utilizzo di prodotti di filiera corta nella mensa scolastica comunale. Con la Provincia di Pisa ha strutturato e realizzato il progetto Fattorie a Tavola che prevede l’utilizzo di carne del territorio per le forniture delle mense scolastiche. Durante il suo mandato amministrativo ha promosso, insieme alla condotta Slow Food San Miniato, la realizzazione di laboratori del gusto e l’organizzazione del Mercato della Terra. Presidente di Slow Food Toscana dal 2010 e membro della Segreteria Nazionale.
Alberto Agresti
Nato a Pistoia nel 1981, figlio e nipote di insegnanti, ha sempre vissuto a contatto con i lavori dei campi, fiero della seconda attività contadina della famiglia, alle elementari preferiva disegnare il padre professore sul trattore o sugli olivi invece che alla cattedra.
Ha vissuto di riflesso le esperienze degli anni ’80 e ‘90 dei primi mercatini biologici, al seguito dei genitori e dello stand dell’azienda di famiglia, fra le varie fierucole toscane. Già da allora sviluppa sani anticorpi al conformismo enogastronomico dell’Italia “da bere” e scopre la forza e il valore di un altro tipo di agricoltura. Fiero di una bisnonna montanina con la terza elementare i cui piatti preferiti erano la pasta con i fagioli e i manifatoli di farina di castagne, ha recepito quanto rimaneva della tradizione orale della montagna dalle voci di famiglia.
Pollice verde, amante delle tradizioni, ha coltivato di pari passo un forte interesse per i beni ambientali e culturali e nel 2010 si è laureato in lettere con indirizzo archeologico, assecondando questa seconda passione. Come archeologo di professione e protostorico per elezione, collabora con la Soprintendenza Archeologica Toscana e con varie istituzioni Museali e Universitarie italiane e straniere. Attualmente, oltre a fare olio, vino ed un po’ di orto, sta conducendo ricerche sul popolamento della Toscana centro settentrionale nelle fasi di passaggio dall’età del Bronzo all’età del Ferro nell’ambito del suo primo anno di dottorato presso le Università di Pisa e di Siena.
Slow Food da sempre, socio dal 2002, membro stabile del comitato di condotta di Pistoia, ha vissuto direttamente come volontario le esperienze di Cioccolosità, Salone del Gusto e Terramadre, dove ha potuto constatare che un mondo buono pulito e giusto è possibile. Dal 2011 ha collaborato alla realizzazione della manifestazione Slow Folk; dal 2012 è invitato permanente della Segreteria di Slow Food Toscana.
Emilio Bellatalla
Nato a Santa Margherita Ligure nel 1963, trasferito in Toscana da diversi anni, recentemente segue l’attività commerciale familiare a Livorno. Ha formazione classica e per diversi anni ha lavorato nei settori dei Beni Culturali e della Formazione, collaborando con diversi soggetti. La stesura di alcuni articoli legati alla produzione di cibo in epoca storica lo porta ad avvicinarsi all’enogastronomia attraverso la conoscenza delle associazioni di settore, entrando così in contatto con Slow Food e cominciando a conoscerla, apprezzando la sua spiccata connotazione culturale.
Nel 2010 comincia a impegnarsi nell’associazione a livello locale e viene scelto come Fiduciario della Condotta di Livorno, per la quale si attiva, con il Comitato di Condotta, nel tentativo di sviluppare nuovi progetti e nuove iniziative, insistendo principalmente sui progetti di Slow Food Educa, come ad esempio il Master of Food. Nel 2012 collabora stabilmente con la Segreteria di Slow Food Toscana come invitato permanente. È incaricato in questo periodo di seguire la partecipazione dei produttori della Provincia di Livorno al Salone del Gusto e Terra Madre 2012.
È docente Slow Food per tè, distillati, cioccolato e birra; collabora con la Guida delle Osterie d’Italia e, più di recente, con la Guida Birre d’Italia, della quale è co-cordinatore regionale. Recentemente ha iniziato a seguire il nuovo progetto educativo tra Slow Food Toscana ed Eataly Firenze.
Massimo Bernacchini
1967, 24 settembre, Orbetello (GR). Origini contadine: famiglie marchigiane venute in Maremma con la riforma agraria degli anni ‘50, mezzadri, poi operai agricoli alla Parrina (storica azienda agricola Maremmana).
Formazione tecnico amministrativa (ITC Fossombroni, Grosseto) e poi informatica per diletto.
Prolungata esperienza (dal 1982 al 1988) nella ristorazione stagionale turistica locale, nel 1989 assume mansioni di impiegato nella gestione delle vendite, magazzino, analisi dei dati del pescato e allevamento ittico nella Orbetello Pesca Lagunare, Orbetello (GR), dove è anche responsabile dei sistemi informatici e del software gestionale. Dal 1993 è Socio della Cooperativa La Peschereccia, mantiene le stesse mansioni.
Dal 1996 al maggio del 2008 è Presidente della Cooperativa, con ruoli tecnico-direzionali nella controllata Orbetello Pesca Lagunare (Amministratore Delegato, Direttore Generale).
Dal 2008 al 2012 è responsabile di produzioni trasformate, marketing e commercializzazione, poi Direttore di Stabilimento, e ancora responsabile Marketing e Comunicazione di tutto il gruppo I Pescatori di Orbetello.
Per Slow Food, dal 2000 è responsabile del Presidio della Bottarga di Orbetello, dal 2004 referente dei Produttori del Presidio della Palamita del Mare di Toscana, responsabile di progetti di scambio internazionale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità fra i Pescatori di Orbetello e i pescatori dell'isola di Robinson Crusoe (Cile) e della Mauritania; docente Master of Food Pesce.
Nel 2006 eletto nel Consiglio Nazionale fra i produttori dei Presidi, nel 2007 entra nel Consiglio Internazionale, tutt'ora in carica. Membro della segreteria regionale Toscana dal 2006, attivo nel gruppo di lavoro Biodiversità, gestisce e organizza la partecipazione di Slow Food Toscana ai grandi eventi. È referente della rete di Terra Madre in Toscana e coordinatore della Rete Internazionale delle Isole Slow.
Stefano Beltramini
Nato a Bologna nel 1962, vive a Firenze dal 1965. Una compagna, due figli.
Diploma di Maturità Agraria nel 1982, dipendente del Comune di Firenze, assunto nel 1985 come giardiniere. Diversi profili professionali nell’amministrazione. Parallelamente al percorso professionale e formativo ha sempre seguito interessi diversi: in particolare musiche, letterature e culture del Centro e Sud America. Dal 1994 si iscrive e frequenta la Facoltà di Magistero e poi la Facoltà di Lettere e Filosofia, laureandosi con lode nel 2002 in Lingue e Letterature Ispanoamericane, con tesi sul tema del cibo nel romanzo, conseguendo anche un diploma di lingua portoghese presso l’Università di Lisbona, Facoltà di Lettere, Dipartimento di Lingua e Cultura Portoghese. Alcune traduzioni e pubblicazioni sui temi della letteratura in collaborazione con la Prof.sa Marta Canfield. Dal 2001, ancora nel Comune di Firenze, lavora nei servizi Culturali; dal 2006 in una delle biblioteche pubbliche della città. Altri interessi: natura, arte, escursionismo, cucina, lettura.
Fa parte di Slow Food dal 2007, entrato in contatto con la Condotta di Firenze nel 2009 , dal 2010 ne è segretario. Mantenendo alta l’attenzione verso la gastronomia, come volontario ha curato soprattutto il settore degli orti, scolastici e condivisi, i temi del consumo consapevole e dell’economia solidale, la relazione nell’associazione e con altre associazioni.
È invitato permanente nella segreteria allargata di Slow Food Toscana dal 2012 ed è stato, lo stesso anno, fra i delegati toscani al Congresso Internazionale di Slow Food di Torino.
Nota di redazione del dossier di candidatura per la segreteria diSlow Food Toscana 2014-2018.
Il dossier è pronto. Per la sua redazione abbiamo fatto una scelta di ascolto e complessità. Dopo un primo lavoro di elaborazione ed orientamento, abbiamo chiesto il coinvolgimento dei soci e delle condotte, e i contributi sono arrivati numerosi, a testimoniare la cura per la nostra associazione e la voglia di partecipare.
Abbiamo incluso la maggior parte dei suggerimenti pervenuti e li abbiamo amalgamati con quanto avevamo preparato e con molti spunti scaturiti dal Consiglio Regionale del 25 gennaio 2014 incentrato proprio sul dossier.
Alla fine di questo lavoro il documento aveva dimensioni preoccupanti; si è preferito crearne una versione più agile, sufficiente per un approccio alle linee generali del programma, con un sistema di rimandi ad appendici di approfondimento da consultare, se si ha un interesse specifico sui diversi temi.
Non possiamo scendere anche qui nel dettaglio: un grazie va a tutti i soci di Slow Food Toscana, un grazie più grande a tutti quelli che con il loro lavoro volontario costruiscono il cammino della nostra associazione.
Toscana, novembre 2013-marzo 2014