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Le proposte per il centro storico di Damasco Morelli: "Servono risposte immediate. Necessario creare un giusto mix tra residenti, commercianti e servizi"

Damasco Morelli e Mario Mancini (foto gonews.it)

Quello che serve è una visione globale e risposte immediate. Damasco Morelli, candidato sindaco alle amministrative di maggio con una lista bipartisan, ha presentato questa mattina, 12 aprile, in conferenza stampa le proprie proposte per rilanciare il centro storico.

“Le nostre idee – ha detto – sono state sviluppate nel corso di incontri con residenti, con i negozianti, con le mamme dei bambini che utilizzano i giardinetti, con alcune insegnanti delle scuole del centro e più in generale con i cittadini”.

Dagli incontri effettuati Morelli ha individuato i principali problemi del centro: “il degrado e la fatiscenza di una percentuale notevole di abitazioni, la mancanza di pubblici esercizi e lo svuotamento drammatico delle funzioni”.

Varie le proposte del candidato.  “Il recupero del patrimonio abitativo del centro – ha proseguito - può avvenire solo rendendo convenienti gli investimenti privati. L’attuale Amministrazione ritiene di aver affrontato e risolto il problema con l’approvazione del nuovo regolamento urbanistico, che dopo decenni di una politica di divieti e proibizioni, rende più agevole gli interventi di ristrutturazione. Questo è lodevole, ma non basta affatto. Quello che occorre è una volontà forte dell’Amministrazione che individui nel recupero edilizio del centro una assoluta priorità. Questo significa abbattimento degli oneri, organizzazione diversa dell’ufficio tecnico in modo che le risposte autorizzative siano immediate, l’individuazione coerente con le nuove funzione abitative ed a uffici del piano del traffico e dei parcheggi, riportare in centre più funzioni amministrative, un coerente piano del commercio, la rivisitazione in quest’ottica degli investimenti pubblici sino ad arrivare al decoro e all’arredo urbano”.

Necessaria per Morelli la certezza della burocrazia: “Ogni cittadino – ha continuato - che avvia un opera di ristrutturazione deve poter muoversi in un quadro certo, deve sapere che anche gli altri privati e pubblici stanno a lavorando per un progetto di città chiaro e condiviso, che attrarrà in centro una nuova tipologia di residenti, esercizi pubblici di qualità, luoghi di intrattenimento e socializzazione, attività professionali e wi-fi libero”.

Per decenni, secondo il candidato, il Centro di Empoli è stato pensato solo per le botteghe. “Con le profonde modificazioni di questi anni: la crisi dei negozi multimarca, la nuova viabilità che collega facilmente con i santuari della moda con gli outlet i centri commerciali, la diffusione del e-commerce; non ultimo un particolare centro commerciale, comunemente detto Cooppone di Santa Maria, nel quale sono stati inopinatamente trasferite anche funzioni diverse che prima animavano il centro, questa visione del centro non è più praticabile”.

Per Morelli serve quindi un giusto mix di residenti, commercianti e servizi per rianimare il centro.

“Queste sono le proposte che vogliamo mettere in pratica. Perdere il centro significa perdere la propria identità e diventare una lontana periferia di Firenze”.

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