“Impegniamoci per fare la nostra parte” è da sempre il motto con cui Gorent porta avanti azioni ecosostenibili all'interno della propria attività. Un principio non così scontato per un'azienda la cui attività consiste nel noleggio di automezzi per l'espletamento dei servizi di igiene urbana. Eppure fin dalla sua nascita, nel 2002, Gorent ha sempre cercato di onorare quell'impegno che Furio Fabbri, oggi Amministratore Delegato, ha assunto verso le future generazioni: cercare di restituire un pianeta in condizioni migliori rispetto a come lo abbiamo ereditato.
Il 2014 per Gorent è iniziato sotto l'egida di grandi cambiamenti: una nuova sede e, dicevamo, la staffetta ai vertici aziendali che, entro la fine dell'anno, porterà Furio Fabbri ad acquisire la proprietà dell'azienda, fino ad ora appartenente ai gruppi Ifor e Feg Brivio, dislocate a Torino. Un ricongiungimento che arriva, pare giusto evidenziarlo, in un momento sociale ed economico, non certo facile per il Paese. Sembrerebbe dunque che Fabbri abbia individuato una strategia vincente che, anche in tempi di crisi, permetta di restare sul mercato e di perseguire quel profitto al quale ogni azienda sana dovrebbe tendere.
E lui, il nuovo Amministratore Delegato, svela volentieri il “segreto” del successo di Gorent.
“La proposta di assumere il ruolo di Amministratore Delegato e successivamente la proprietà aziendale – spiega Fabbri – è frutto di un percorso lungo e faticoso, come si conviene ad un'azienda del calibro e del prestigio di Gorent. L'avvio del trasferimento è avvenuto nel gennaio di quest'anno, ma in realtà la necessità di una nuova organizzazione aleggiava già dal 2012, con la prematura scomparsa dell'amico e collega Paolo Martinelli, persona di grande spessore morale, etico e professionale, che ha lasciato a tutti noi e anche all'azienda, una spinta propulsiva che non potevo non cogliere”.
Emblematiche in tal senso le parole di cordoglio, scritte proprio sul sito aziendale, racchiuse in una citazione che lo rappresenta: “Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare”.
“In realtà – dice ancora Fabbri – il cambio al vertice, iniziato con un primo trasferimento, si completerà del tutto entro la fine dell'anno. Con l'assunzione di questo nuovo ruolo, insieme alla legittima soddisfazione, per la consapevolezza di aver compiuto una vera e propria impresa, prevale in me il grande senso di responsabilità nei confronti del nuovo incarico che vado a ricoprire”.
“Essere imprenditore oggi – fa notare - è infatti, a mio parere, un vero e proprio impegno sociale e quindi gli obiettivi devono necessariamente tenere presente una equa distribuzione di ricchezza sul territorio nonché la ricerca di sistemi e servizi che abbiano un impatto ambientale tale da poter immaginare un recupero di benessere per le future generazioni, a partire dai nostri figli”.
E questo patto, Gorent, lo ha onorato da sempre. Con una flotta aziendale che oggi conta circa 500 veicoli e una clientela composta dalle 100 principali aziende pubbliche e private nel settore dei servizi, oggi Gorent è la prima azienda italiana di noleggio di veicoli attrezzati per l’ambiente.
Per far si che la propria idea di ecosostenibilità fosse tradotta in azioni concrete, l'azienda ha previsto diversi accorgimenti sui propri veicoli dati a noleggio, non senza l'aggravio di costi. Il parco mezzi di Gorent dispone quindi di un impianto di ingrassaggio biodegradabile, grazie al quale anche in caso di sversamenti, il riassorbimento avviene nell’arco di pochi giorni; di un sistema di ottimizzazione dell'olio motore, che permette una riduzione del 30% nel consumo di lubrificante e una diminuzione dell'impatto ambientale della combustione; del rallentatore elettromagnetico di frenata, che limita l'usura dei freni a vantaggio di una minor dispersione di polveri nell'aria. Ultimi nati della flotta, i nuovissimi mezzi con telaio Euro 6, con i quali il livello di attenzione all'ambiente si spinge ai massimi livelli. Basti pensare che con questo nuovo tipo di telaio il livello di NOx si riduce del 80%, il particolato si abbatte del 50% e i gas di scarico sono rimessi in circolo con un'ulteriore riduzione di emissioni. Ma la notizia più importante è che Gorent è la prima in tutta Italia ad essersi dotata, già dal 2013, di veicoli con questo telaio di ultima generazione, attrezzati per la raccolta dei rifiuti.
Ci sono poi le certificazioni; insieme a quelle di qualità ISO 9001 e ambientale ISO 14001, è giunta anche l'adesione al progetto AZZEROCO2, ovvero la compensazione di CO2eq associata a 160500 chilometri percorsi da veicoli leggeri dati a noleggio e quindi l'adesione al progetto di forestazione in Italia, che ha contribuito a contrastare l’effetto serra. Inoltre, in anticipo di sette anni sulle normative europee, che entro il 2020 prevedono la riduzione del 20% nelle emissioni di gas a effetto serra, Gorent ha deciso già dallo scorso anno di monitorare il proprio impatto ambientale, iniziando il percorso verso la certificazione “Carbon Footprint”, ovvero la valutazione dell'ammontare complessivo di emissione di CO2 degli automezzi, che permette di misurare l'impatto che tali emissioni hanno sui cambiamenti climatici causati dall'intervento dell'uomo.
Insomma una realtà emergente, quella di Gorent che, in un periodo storico in cui tante aziende, sempre più frequentemente, si trovano a chiudere i battenti, in totale controtendenza si trova a ricongiungere la propria attività nella nostra regione.
“Lo scenario che si presenta attualmente per un imprenditore – dice ancora l'Amministratore Delegato – non permette più di agire a compartimenti stagni. Insomma non può più esistere una divisione fra chi lavora per l'ambiente e chi fa il contrario: tutti dobbiamo lavorare per l'ambiente nello svolgimento della nostra attività. Noi, nel nostro settore, lo facciamo attraverso la continua ricerca dell'ecosostenibilità. Oltretutto avere delle politiche che diminuiscano l'impatto ambientale, è un elemento di grande completezza, che valorizza un imprenditore, quindi genera anche un ritorno economico, soprattutto quando si parla di un ambito internazionale”.
Non a caso nel mese di maggio Gorent andrà in Moldavia, dove sarà ricevuta dal Ministro dell'Economia, Valeriu Lazăr e dal Ministro dell'Ambiente, George Salaru, favorevolmente colpiti dall'impegno ambientale e dalle politiche ecosostenibili, messi in atto dall'azienda.
“Andremo in Moldavia – prosegue Fabbri – e cercheremo di esportare la nostra idea di ecosostenibilità tradotta in azioni concrete. Nel frattempo abbiamo anche presentato un documento congiunto al Ministero dell'Ambiente, per l'adeguamento dei criteri minimi ambientali all'interno del GPP (Green Public Procurement).
La bandiera dell'ecosostenibilità viene quindi portata avanti da una persona, Furio Fabbri, che ha nel proprio DNA l'innovazione legata però a un concetto di imprenditoria etico. E a pensarla come lui sono autorevoli personaggi del mondo associativo e politico. La presenza del Vice-Presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani e del Cofondatore del Movimento Politico Green Italia – nonché Senatore e Vice Presidente kyoto Club – Francesco Ferrante, oltre a quella di Silvano Falocco, come coordinatore del GPP (Green Public Procurement), serve ad evidenziare il forte impegno ambientale di Fabbri, racchiuso in una frase che mette d'accordo davvero tutti: il ritorno al rispetto del pianeta su cui viviamo e alla green economy non è più procrastinabile; pena l'esclusione dall'Europa e dalla scena imprenditoriale e politica italiana.
Positivo il commento dell’Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Scandicci, Andrea Giorgi: “Siamo di fronte a un’impresa – ha detto – che opera in un settore dal grande valore aggiunto anche sotto il profilo tecnologico. Da parte dell’Amministrazione comunale ci sarà il massimo supporto e la massima sinergia, nel portare avanti ogni azione ecosostenibile”.
“Non siamo qui per caso – ha affermato il Vice Presidente Nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani – abbiamo spesso partecipato a iniziative messe in atto da Gorent. L’industria italiana può e deve tornare a giocare un ruolo straordinario; e la green economy messa in atto da Gorent è l’ingrediente giusto per combattere la crisi” .
“Nella visione comune – ha esordito Francesco Ferrante. Cofondatore del Movimento Politico Green Italia – il rifiuto viene associato a un problema. Gorent, portando avanti la propria attività, dimostra che da problema può diventare risorsa. Recuperando sempre più rifiuti si compie infatti non soltanto un’operazione che fa bene all’ambiente, ma si crea anche sviluppo occupazione e lavoro”.
“Gorent ha due caratteristiche positive – ha affermato Silvano Falocco, Coordinatore del GPP (Green Public Procurement) – per promuovere una rete fondata sul GPP. In primo luogo, con il suo laboratorio promosso durante il Forum Compraverde, nell’ottobre scorso a Milano, è riuscita a far emergere criteri minimi ambientali nel settore del noleggio dei mezzi industriali (la valorizzazione del valore condiviso è un bel modo di fare impresa). Inoltre anticipare un processo che si sta concretizzando in Italia, è un modo intelligente di fare impresa”.
Fonte: Ufficio Stampa
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