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Inquinamento acustico: l'Arpat fa chiarezza sulle deroghe e sul nuovo regolamento della Regione

Si rincorrono in questi giorni le notizie di gestori preoccupati e amministratori pubblici allarmati per i possibili effetti negativi sul turismo del nuovo regolamento sull’inquinamento acustico emanato agli inizi di gennaio di quest’anno.

D’altra parte in estate gli stessi giornali sono pieni di proteste dei cittadini disturbati dalla movida e gli esposti da rumore sono il 25% di tutti gli esposti che ARPAT riceve su tutte le matrici ambientali, quindi c’è bisogno di fare prevenzione onde evitare multe, sanzioni penali, cause civili, notti insonni, costi legati ai controlli e impossibilità di dare a tutti risposte adeguate, in assenza di regole che puntino alla prevenzione e non solo alla repressione. E’ per questo motivo che è stato predisposto il Regolamento n. 2/2014 del Presidente della Regione Toscana .

Nonostante le FAQ della Regione Toscana e una recente ARPATnews di ARPAT , vale la pena di sottolineare alcuni punti e fugare dubbi e interpretazioni scorrette, a volte forse anche pretestuose:

Ci si augura che i chiarimenti forniti servano a meglio comprendere il regolamento e che i gestori, avendone preso atto, insieme alle amministrazioni e ai residenti possano trovare tavoli, come quello istituito presso la Prefettura di Lucca , presso i quali discutere le maniere migliori per garantire sia lo sviluppo economico che il riposo di chi si trova nelle località turistiche, e non solo, accerchiato da tante sorgenti rumorose e da limiti vigenti solo sulla carta, visto che le deroghe prima concesse a turno ai singoli locali determinavano di fatto una successione di eventi senza soluzione di continuità.

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