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Alla Perla la presentazione del film di Firenza Guidi 'C’è un luogo'. Saranno presentati anche gli scritti dei ragazzi del progetto Annex

I ragazzi delle terze medie in visita al campo di Struthof Natzweiler

Dall’ ex-borsettificio Enny (Il Viaggio) a Cerreto Guidi, alla discoteca ex-Jaiss (Lago senza Lacrime) a Sovigliana,  al Museo di mostre temporanee a Fucecchio allestito lo scorso gennaio come ricostruzione della casa di Anna Frank- un altro progetto si conclude domani alle ore 10 al cinema/teatro La Perla di Empoli con la presentazione del film di Firenza Guidi “C’è un luogo”.  Il film documenta il viaggio e insieme lo spettacolo A Casa di Anna Frank creando una drammaturgia di corrispondenze e di rimandi tra le riprese documentarie e le riprese dello spettacolo, oltre che la restituzione degli elaborati fatti dai ragazzi nei tre anni di percorso.

Verranno presentati i loro scritti e disegni fatti a scuola con le insegnanti e quelli creati durante tutto il progetto Annex con Firenza Guidi ed ElanFrantoio, un percorso iniziato nel 2011. Oltre alle amministrazioni di Vinci e Cerreto, saranno presenti tutti i ragazzi che hanno partecipato al Progetto Annex, lavoro triennale che va dal 2011 al 2014. In prima media: Progetto “Diari” e Auschwitz; in seconda media: Progetto “Baby Yar”; in terza media: viaggio alla casa di Anna Frank ad Amsterdam e al Campo Struthof Natzweiler, oltre che ai Parlamenti Europei di Bruxelles e Strasburgo.

Educare alla Pace: un progetto di scuola, un progetto politico, un progetto di vita. Studenti e insegnanti, politici e artisti con ruoli diversi e diversi punti di vista, si uniscono per dare la loro visione del passato, presente e futuro di questo tipo di progetto.

I viaggi della memoria – interviene il Sindaco Carlo Tempesti - costituiscono per le scuole medie di Cerreto e Vinci l’ultima fase di percorsi triennali inseriti nel progetto Educare alla pace. Con questo progetto la scuola rientra a pieno titolo in una visione europea dell’educazione e si rimette in linea con la raccomandazione del Parlamento Europeo del 2006 dedicata all’apprendimento per tutta la vita, nella quale vengono indicate, tra le competenze chiave, anche quelle “civiche e sociali”  indispensabili per una partecipazione attiva e democratica alla vita civile.

La scuola deve formare cittadini che si impegnino, non solo a garantire il diffondersi dei valori democratici fondamentali, ma anche a promuovere la coesione sociale in un momento di crescente eterogeneità culturale.

“L'azione formativa promossa” – aggiunge l’Assessore all’Educazione di Vinci, Claudia Heimes – “porta i ragazzi a riflettere sui meccanismi di creazione degli stereotipi e dei pregiudizi, mettendo al centro il principio di responsabilità individuale, che anche oggi è l'antidoto più efficace per impedire il ripetersi delle tragedie del Novecento e per contrastare l'antisemitismo ed il razzismo presenti nella società europea. “

“Ogni viaggio ha una sua specificità” aggiunge la coordinatrice del movimento alla Pace, Gabriella Menichetti. “Al centro del percorso appena concluso sono stati temi quali il superamento delle barriere nazionali, i valori fondanti del dialogo, della mediazione, della valorizzazione delle diversità che è alla base del lungo cammino che nazioni, rimaste così a lungo separate da sistemi valoriali e di governo, con tradizioni religiose e culture differenti, dovranno intraprendere per portare a compimento l’unità europea. Per la prima volta sono state affrontate questioni attuali come il tema della nascita dell'Unione Europea come punto di partenza per il superamento dei conflitti e delle barriere nazionali.”

“Sono percorsi come questo che rendono la didattica attiva” afferma la Dirigente Scolastica Roberta Beneforti”,  integrando così in modo vivo e tangibile il piano educativo della scuola.”

In questo senso il progetto, che presenta un’attenzione particolare al presente, è ancora oggi attuale e potrebbe prevedere interessanti sviluppi futuri, continuando a svolgere la sua funzione di aiutare i ragazzi a studiare la storia per comprendere il presente e imparare  a svolgere il ruolo di “operatori di pace” con i coetanei, gli amici, e la famiglia.

Fonte: Ufficio Stampa

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