Il cardinale Giuseppe Betori a Villanova e Martignana: festa per i 25 anni di sacerdozio di Don Salvatore. Ora tappa a Montelupo Fiorentino

L'incontro con il cardinale Giuseppe Betori a Villanova di Empoli

L'incontro con il cardinale Giuseppe Betori a Villanova di Empoli

Le ultime due parrocchie dell'empolese ad essere visitate dall'Arcivescovo Giuseppe Betori sono state quelle di San Donato a Villanova (in Valdibotte) e di San Bartolomeo a Martignana. Alla prima, retta da don Emmanuel Uwayezu, Betori ha dapprima visitato i locali parrocchiali, l'asilo nido e la cappella di San Friano, dove ha trovato diversi fedeli ad accoglierlo, così come alla casa "Il Conventino".

Betori ha visitato dodici malati nelle loro case ai quali ha dato la comunione e la benedizione e li ha incoraggiati a sopportare le loro sofferenze. Anche nella liturgia dell'unzione degli infermi il Cardinale ha esortato a non lasciarsi sopraffare dalla malattia e contare sulla fede. All'assemblea parrocchiale Betori ha richiamato alla consapevolezza di costruire una comunità e a dare testimonianza di fede in questi momenti di crisi umanistica oltre che economica. Il Cardinale ha poi visitato due importanti aziende, ovvero la Computer Gross e la Cabel.

Il cardinale Giuseppe Betori con don Salvatore Alfieri

Il cardinale Giuseppe Betori con don Salvatore Alfieri

"L'attrattività del territorio è legata alla creatività che è inseparabile da essa, perché se creiamo anti umanesimo uccidiamo valori e lavoro. Il made in Italy deve coniugare creatività e cultura, pena il giocarci questo marchio di valore - ha affermato il prelato alla fine del giro - l’idea del futuro dominato solo dalle macchine non è corretta perchè c'è bisogno di uomini e donne e queste due aziende lo dimostrano perchè si espandono in un momento di crisi".

Alla Computer Gross Betori è stato accolto dal presidente Paolo Castellacci e dall'Ad Alessandro Fabbroni che lo hanno condotto nell'azienda, dove il Cardinale ha salutato tanti lavoratori, arrivando alla centrale operativa Var Group e ai magazzini, prima di ricevere in dono una maglia dell’Empoli Calcio col numero 10 e il nome Betori. Anche alla Cabel il Cardinale ha incontrato lavoratori e dirigenti, ricevendo in dono il libro «La Toscana all’opera intenta». Sempre durante la visita l'Arcivescovo ha poi visitato la cappella privata Vanghetti e il circolo dei pensionati; a questi ultimi Betori ha ricordato come i nonni non sono mai in pensione ma lavorino più di prima, con Don Emmanuel che ha scherzosamente aggiunto che proprio per questo la pensione dovrebbe essere loro aumentata e non diminuita.

Il cardinale Giuseppe Betori con don Salvatore e don Emmanuel

Il cardinale Giuseppe Betori con don Salvatore e don Emmanuel

Dopo la benedizione al cimitero Betori ha incontrato bambini e ragazzi del catechismo (che gli hanno posto molte domande, ad esempio anche sul come comportarsi in un mondo che cambia molto rapidamente principalmente fra i giovani), un gruppo dopocresima e i genitori, richiamati questi ultimi da Betori ad essere i primi catechisti. Alla Messa di chiusura della visita tanta era la gente che molti sono dovurti restare fuori dalla chiesa. All'omelia Betori ha richiamato alla resurrezione e mantenere una vita reale e non da turisti. Prima di salutare tutti durante un rinfresco, Betori e la comunità di San Donato hanno festeggiato il precedente parrocco, Don Salvatore, che compiva 25 anni di sacerdozio.

Alla parrocchia di San Bartolomeo Apostolo a Martignana, col parroco don Massimo Scalzi, Betori ha incontrato associazioni culturali e sportive, imprese e soprattutto tanti fedeli. L’Arcivescovo ha ribadito l’importanza dell’impegno religioso e civile dei cattolici specialmente in un momento, come l’attuale, denso di smarrimento spirituale, pieno di difficoltà economiche e caratterizzato dall’offuscamento dei valori individuali e collettivi, ricordando come sia proprio in momenti come questo che le persone, provate dalla sfavorevole congiuntura economica, hanno maggiormente bisogno dei valori cristiani; se abbattersi è facile e umanamente comprensibile per chi ha subito un peggioramento delle condizioni di vita proprie e di quelle della sua famiglia, è anche vero che è soprattutto in questi frangenti che la comunità cristiana deve adoperarsi per il bene comune, dando l’esempio di come sia possibile aprirsi verso gli altri e indicare a tutti nuove strade e nuovi percorsi di vita. L’impegno dei cattolici nella Chiesa di oggi, ha affermato il Vescovo, deve essere maturo e responsabile, in modo da poter essere forza non solo religiosa ma anche morale e civile sul territorio; solo così è possibile dare testimonianza tra le persone che vivono all’esterno della Parrocchia e fare diventare questa un centro propulsivo di valori e, quindi, di speranza per tutti.

Il Vescovo, incontrando bambini e ragazzi della prima Comunione e della Cresima, accompagnati dai catechisti e dai loro genitori, ha ricordato l’impegno per ogni cristiano di aprirsi e di rivolgersi agli altri e prima di tutto al territorio in cui si vive. «Fuori dalle parrocchie – ha detto il Cardinale – c’è un mondo che ha bisogno di testimoni credibili, adulti non di età, ma responsabili. Che nome daremo a questa responsabilità? Si chiama restituzione: si è veramente adulti nel momento in cui si ha la percezione di dover restituire il bene ricevuto». Betori a Martignana ha visitato la scuola materna, i malati nelle loro case, ha incontrato al circolo Arci immigrati, operai e disoccupati e successivamente il consiglio pastorale e Copae. Al “Virgilio” Betori ha incontrato  dirigenti, docenti e studenti, salutando successivamente il gruppo “Argento”, l’ingegner Beconcini e l’architetto Faggioli (che hanno cooperato alla manutenzione straordinaria della parrocchia) e il gruppo Teatrale “La Martinicca”, il consiglio del circolo Mcl e l’Associazione sportiva dilettanti Martignana.

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