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Italia Nostra scrive a Renzi: "Il progetto dell'autostrada Tirrenica è contrario agli interessi locali e nazionali"

Una manifestazione contro l'autostrada tirrenica

Italia Nostra e il "Coordinamento No Autostrada, si Aurelia pubblica e sicura", hanno scritto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per spiegare i motivi per i quali il progetto relativo all'autostrada Tirrenica è contrario agli interessi locali e nazionali. "Rivendichiamo - si scrive nella lettera - la rinuncia all'inutile e costoso progetto autostradale per mettere in sicurezza l'Aurelia a sud di Grosseto, fino a Civitavecchia come strada nazionale a quattro corsie, mantenendola di proprietà pubblica invece di essere regalata ai privati.

Negli ultimi tempi c'è stata, in Maremma, una lunga serie di manifestazioni per impedire la realizzazione dell'autostrada Tirrenica, qui popolarmente nota come "SpaccaMaremma", iniziate da Italia Nostra nazionale, le quali hanno assunto un vero e proprio carattere di massa grazie all'adesione di grandi associazioni ambientaliste: WWF, Legambiente, Fai, Coordinamento No Sat, e di comitati locali nati tra Civitavecchia e Rosignano, oltre alla convinta partecipazione di componenti e formazioni politiche, quali Sinistra Ecologia e Libertà, MoVimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, settori crescenti del Partito Democratico ed altri. L'ultima iniziativa è del 5 Marzo scorso, allorquando tutte queste forze sono state accolte in audizione dalla 7a Commissione del Consiglio Regionale della Toscana. Adesso ci rivolgiamo a Lei perché questo crescente consenso popolare può e deve pesare nelle scelte che riguardano il futuro assetto ambientale e socio-economico del territorio come gli stili di vita delle comunità residenti. Per fare ciò è indispensabile superare la sordità verso le nostre ragioni fino ad oggi dimostrata dagli organi ministeriali e della SAT contestualmente alla Giunta Regionale. L'Amministrazione Provinciale e il Comune di Orbetello hanno fatto sostanziali osservazioni al tracciato proposto fino a ricorrere al Tar. La risposta è stata l'avvio degli espropri senza neppure attendere il pronunciamento della Giustizia Amministrativa".

 

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