Giovedì 3 aprile la premiazione dei migliori atleti della stagione. Presentazione del libro di Niccolò Campriani “Ricordati di dimenticare la paura”

Niccolò Campriani

Saranno 450 gli atleti sestesi a ricevere il riconoscimento da parte dell’amministrazione comunale durante la tradizionale cerimonia di premiazione che si terrà giovedì 3 aprile alle 17.30 al Cinema Grotta di via Gramsci. Nel corso dell’iniziativa il sindaco Gianni Gianassi e la consigliera delegata allo sport  dell'Istituzione Sestoidee Gabriella Bruschi consegneranno a coloro che si sono distinti nella stagione 2012/2013, un attestato di merito sportivo. Prima delle premiazioni si terrà la presentazione del libro "Ricordati di dimenticare la paura” di Niccolò Campriani, campione italiano di tiro a segno e medaglia d'oro olimpica nel 2012, saranno presenti lo stesso Campriani e il giornalista sportivo Carlo Carotenuto.

Ricordati di dimenticare la paura

Una carabina sgangherata, un manuale di tiro scritto in cirillico ("ma con molte illustrazioni"), un bersaglio in cui una coppia di colombi fa troppo spesso il nido. Ma soprattutto tanta voglia di vincere. Il giovane Niccolò Campriani è uno studente d'ingegneria ma è anche il miglior tiratore "in piedi" nella storia del suo sport. Un predestinato. Nel giorno più importante della sua vita, alle Olimpiadi di Pechino del 2008, proprio nell'istante in cui sta per vincere quello che ha sempre sognato, l'oro olimpico, scopre di avere un avversario imprevisto e imbattibile: l'ultimo colpo. Quello decisivo. Per affrontare il suo blocco Niccolò è costretto a rifugiarsi in America. Comincia così un viaggio dentro se stesso, alle origini dell'ambizione, alle radici della propria essenza di uomo, tra i sogni di gloria e gli equivoci imposti da un ambiente e un Paese che non sanno più vincere, ma neppure perdere. Quattro anni di studio, allenamenti e riflessioni da "cervello in fuga", per scoprire, infine, che "tra il mirino e il bersaglio non c'è solamente aria e distanza", ma anche paura. Paura di fallire e di deludere gli altri, e soprattutto se stessi. Paura, insomma, di dover fare i conti con la propria identità. "Cos'è che fa di un atleta un campione vero?" si chiede Niccolò alla fine del suo romanzo di formazione. "Non lo so. Davvero, ancora non lo so. Però adesso posso dire con certezza che cosa fa di un atleta un uomo felice."

Fonte: Comune di Sesto Fiorentino - Ufficio Stampa

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