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Martini (Insieme per i cittadini): "Vingone e Pontignale aspettano una riqualificazione da decenni"

Alessandro Martini

La scelta politica, a senso unico da 60 anni, di legare lo sviluppo della città a quello di Coop, si sta rivelando oltremodo dannosa per Scandicci.

A Vingone, ad esempio, è dal 1980 che le varie amministrazioni succedutesi parlano di riqualificare l’area di via Masaccio ma ad oggi niente è stato fatto. Il tutto è legato alla realizzazione di un centro commerciale Coop rimasto sulla carta.

Passerella sul vingone, parcheggi, piste ciclabili, centro commerciale di 1000 mq e residenze…niente di niente.

Stessa sorte per l’area di Pontignale dove, al posto del mega centro commerciale, sempre a marchio Coop, previsto, regnano degrado e abbandono.

Il problema non sta tanto nell’avere o meno dei centri commerciali in più (che pure porterebbero posti di lavoro), quanto nel fatto che l’amministrazione ha legato all’attuazione di questi progetti anche tutta una serie di importanti opere di interesse pubblico.

Se Coop non è più in grado di rispettare gli accordi presi, perché non cercare subito nuovi soggetti? E’noto ad esempio che ai tempi dell'assegnazione dell'area, su tale progetto c’era anche un forte interessamento da parte di Esselunga che, non essendo presente a Scandicci, potrebbe, forse, avere ancora prospettive di questo tipo.

Queste realizzazioni, in tempi diversi, hanno sempre fatto parte non solo dei programmi elettorali, ma anche dei programmi delle varie amministrazioni che in questi decenni hanno governato il nostro Comune.

Ed allora, la domanda che gli scandiccesi dovrebbero cominciare a farsi è la seguente: quale beneficio ne ha tratto la nostra città, dal decennale monopolio Coop?

Fonte: Ufficio stampa

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