Via libera all'unanimità della commissione Pace Diritti umani alla mozione che prevede un'implementazione nel Giardino dei Giusti delle dediche alla memoria di persone per le quali la nostra città riconosce il diritto di essere ricordate come Giusti. Tutto questo nell'ambito dei principi stabiliti con regole internazionali, ai quali fanno riferimento tutti i Giardini dei Giusti nel mondo e che si riconoscono nell'organizzazione Foresta dei Giusti - Guariwo - con sede a Milano. "Dal 2003- ha spiegato la presidente Susanna Agostini -, forse per primi in Italia, Firenze ha dedicato uno spazio che si trova all' interno dell' area monumentale degli Orti del Parnaso, in via Trento, a "Giardino dei Giusti".
Un luogo ideale per sostare e riflettere su chi ha saputo, con gesti nobili, rendere più giusta la vita dell' uomo sulla terra e per contribuire a non dimenticare gli orrori della storia. In Italia e nel mondo. Una Città come la nostra, medaglia d'oro alla resistenza, nel 70mo dalla liberazione sente il bisogno di aggiugere alle due iniziali, altre figure che si sono evidenziate come soggetti capaci di fare della propria vita un impegno democratico e solidale. Il Giardino dei Giusti è un'opportunità utile a sottolineare il dovere di mantenere decorosamente la preziosa zona, ma anche di formare un gruppo di valutazione che possa integrare le targe attuali con altre.
Una per tutte sarà per Sua Eccellenza il Cardinale Elia della Costa già dichiarato "un Giusto"- Nomi noti di protagonisti di storia anche vicina come Enrica Calabresi, Rossella Casini, Franca Jarach, persone per le quali come commissione, siamo in grado, con una scheda di presentazione, di dare delle motivazioni. Impegneremo così l'amministrazione a muovere da subito i passi necessari alla garanzia e salvaguardia di una scelta tanto importante che ci ha visti come primi protagonisti e oggi ci trova uniti ad un fronte che nel tempo si è costituito in un'organizzazione internazionale. Questo ci onora e ci impegna a dare maggior risalto al patrimonio culturale che rappresentiamo"