Nomina di un membro del collegio sindacale di Firenze Fiera, l’opposizione fa mancare il numero legale e critica il nome scelto

Gian Luca Lazzeri

«Continua a colpi di scena a far discutere il caso di Firenze Fiera Spa, la maggioranza di Palazzo Panciatichi non riesce a nominare il membro del collegio sindacale della società, inquota Regione Toscana. Oggi è mancato infatti il numero legale, che subito le opposizioni hanno fatto rilevare, rendendo non valida la votazione». È quanto dichiara il consigliere regionale Ncd Gian Luca Lazzeri che commenta: «Firenze Fiera Spa è un organo che richiede una grande attenzione ed allora la persona proposta dal presidente del Pd regionale – sottolinea – scelta  in mezzo a tutti i curricula presentati come auto-candidature dai cittadini, di cui molti dotati di decine di pagine dove vengono descritte esperienze decennali in società di revisioni di conti, è un giovane professionista di Pontedera, che a nostro parere non risulta sufficientemente dotato dell’esperienza necessaria per essere investito di un ruolo delicato quale quello di membro del collegio sindacale di Firenze Fiera. E’ giusto dare delle opportunità ai giovani ma ci sono enti ed enti e sicuramente Firenze Fiera Spa non è un soggetto da sottovalutare e chiediamo al Pd un ripensamento su questo candidatura». Proprio per stigmatizzare questa situazione le opposizioni non hanno partecipato al voto, rendendo invalida la votazione avvenuta con i voti della sola maggioranza per mancanza di numero legale.

Secondo Lazzeri questa è anche l’occasione: «per – spiega – dire basta all’ipocrisia tutta Toscana in base alla quale chiediamo ai cittadini di mandare le loro auto-candidature per poter partecipare alla valutazione sui soggetti che, nominati dal Consiglio Regionale, rappresentano l’ente in organismi di ogni ordine e grado. In quattro anni non esiste nessun caso in cui sia stato scelto un autocandidato ma tutti, maggioranza e opposizione, di stretta nomina dei gruppi consiliari. Basta con l’ipocrisia: le strade sono due. O togliamo la possibilità delle auto-candidature che fanno perdere solo tempo e danaro ai cittadini, oppure diciamo che i partiti facciano un passo indietro nominando negli enti soggetti non indicati dai medesimi, come il caso dei sindaci revisori del Consiglio Regionale della Toscana.

Lazzeri, fa notare che «per ben due volte in questa assise consiliare è venuto a mancare il numero legale. Caso analogo quello di ieri sulla costituenda consulta sui diritti dell’uomo, proposta che è riuscita a scontentare tutti. Sia coloro che avevano proposto un’analoga iniziativa popolare, che parte del Consiglio stesso. Peccato che gli organi informativi del Consiglio della  Regione Toscana ritengono che dare queste notizia sia “informazione istituzionale”».

 

Fonte: PT - Nuovo Centrodestra

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