gonews.it

Nella cattedrale di Santa Maria del Fiore nominato vescovo di Montepulciano Don Stefano Manetti. Il 30 marzo un tuffo nel passato, nella sua Certaldo

Don Stefano Manetti, vescovo di Montepulciano, Chiusi e Pienza (foto gonews.it)

Don Stefano Manetti, vescovo di Montepulciano, Chiusi e Pienza (foto gonews.it)

Un vescovo del "nostro tempo", secondo le indicazioni date pochi giorni fa da Papa Francesco, "deve anzitutto essere saldamente ancorato nella Chiesa apostolica, per trarre dalla sua esemplarità i caratteri permanenti dell'identità ecclesiale" e "testimone del Risorto". Così l'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, si è rivolto a monsignor Stefano Manetti, nuovo vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, durante l'omelia per la sua ordinazione questa sera nella cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze: oltre 3.000 le persone presenti in Duomo dove ci sono stati lunghi applausi. Don Stefano Manetti, ex parroco di Certaldo dal 1995 al 2002 adesso si prepara per salutare il suo passato nel paese di Boccaccio domenica 30 marzo alle 11 con la santa messa. Nel pomeriggio, alle 15.30 il vescovo assisterà ad un piccolo concerto della corale monteverdi di Castelfiorentino e al termine del concerto, il vescovo si intratterrà per salutare personalmente tutti. Ma a Firenze a centinaia non sono mancati per far sentire da vicino il loro calore ed affetto.

L’assessore Caterina Biti ha rappresentato l’amministrazione comunale di Firenze alla cerimonia di ordinazione episcopale di monsignor Stefano Manetti, rettore del Seminario di Firenze. Alla cerimonia, che si è svolta nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, era presente il Gonfalone della città. Erano presenti il prefetto di Firenze, Luigi Varratta, l'assessore regionale Gianni Salvadori, il consigliere provinciale di Forza Italia, Filippo Ciampolini, l'onorevole e presidente commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, Alessandro Pinciani, vicepresidente della Provincia di Siena, l'assessore all'ambiente del Comune di Certaldo, Denise Bagnoli, il comandante della polizia municipale, Massimo Luschi e altre autorità istituzionali e militari. Fra i sacerdoti oltre alla presenza di Don Cristian Comini, il cappellano Don Davide Massi e Don Pierfrancesco Amati per Certaldo, spazio anche a Don Cristian Meriggi, ex sacerdote del paese di Boccaccio, adesso a Firenze. Folta anche la delegazione di certaldesi: fra questi segnaliamo oltre al gruppo della parrocchia l'ex sindaco Rosalba Spini e Simona Dei, presidente premio letterario Boccaccio.

Betori ha voluto ribadire proprio quella figura di vescovo della chiesa del terzo millennio auspicata da Papa Bergoglio, per il quale il pastore di una diocesi deve essere anche "uomo di preghiera", ma dimostrare "coraggio e libertà, e insieme pazienza". Infine, ha ricordato il cardinale sempre citando il Papa prima di consegnare alla nuova diocesi il vescovo Manetti, occorre essere "un fratello mite, paziente e misericordioso". Monsignor Manetti, nato a Firenze nel 1959 e ordinato sacerdote nel 1984, come ultimo incarico nella diocesi di Firenze è stato rettore del seminario, incarico che ha ricoperto fino a quando Papa Francesco lo ha nominato vescovo della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza dove farà il suo ingresso il prossimo 13 aprile. Visibilmente emozionato, con accanto alcuni dei pastori che hanno segnato la sua vita, Manetti ha ringraziato tutti coloro che gli sono stati vicini, e primi i suoi genitori. La celebrazione è stata presieduta dall'arcivescovo Betori, con accanto il cardinale Silvano Piovanelli, l'arcivescovo di Perugia cardinale Gualtiero Bassetti, monsignor Claudio Maniago, e monsignor Rodolfo Cetoloni, vescovo di Grosseto.

Da segnalare un malore ad un uomo nel palco autorità: prontamente soccorso, si è temuto per la sua vita. E' stato rianimato dopo alcuni minuti interminabili, mentre ad attenderlo alla porta dei Canonici c'era un'ambulanza. Le sue condizioni sembrano in ripresa.

Queste le parole di Don Stefano Manetti al termine della celebrazione:

Saluto con affetto tutti voi che siete qui per ringraziare insieme il Signore. Saluto questa Chiesa in festa! E giustamente é in festa: questa unzione infatti non è per me ma per voi, popolo santo di Dio. Dio ama il suo popolo e se ne prende cura: per questo unge i suoi chiamati e li dona al suo popolo. Fate bene ad essere contenti perché Dio vi ama! Dio ama le sue creature, per questo ci invia a tutti ad annunciare il suo vangelo di misericordia. Ringrazio la Chiesa che mi é stata madre: mi ha partorito, mi ha nutrito, mi ha cresciuto, mi ha sempre liberato dai peccati con grande misericordia, mi ha permesso di vivere in Cristo. In concreto la mia esperienza di chiesa é stata innanzitutto la mia famiglia, i miei genitori che mi hanno fatto il dono più grande di tutti, il battesimo. Poi la parrocchia di Gesù Buon Pastore a Casellina che è la chiesa che ha accolto la mia infanzia e la mia adolescenza e dove ho scoperto e consolidato la mia vocazione. Poi il seminario che mi ha accolto due volte: prima come seminarista poi come formatore. La parrocchia di Santa Maria a Coverciano che ha accolto i miei primi passi di prete novello. La comunità giovanile San Michele in cui ho vissuto l'esperienza particolarissima del mondo giovanile. Permettetemi qui un ringraziamento speciale ai giovani e un pensiero ai cosiddetti "ragazzi del muretto" con cui ho trascorso lunghi pomeriggi sul marciapiede ad ascoltarli sulle selle dei motorini e dai quali ho ricevuto tanto. Ringrazio il Signore per tutte le persone che ha messo sul mio cammino compresi tanti non credenti: il dialogo con essi ha contribuito alla mia formazione. Voglio ricordare ancora gli studenti del liceo del conservatorio musicale Cherubini, la parrocchia di San Tommaso a Certaldo che mi ha accolto come parroco, l’Azione Cattolica che nel mutare dei servizi a cui ogni volta ero chiamato è rimasta il servizio costante del mio ministero e perciò é diventata come la mia famiglia. Come vedete sono in certo modo debitore a tutti voi per quello che sono. Ringrazio i miei confratelli Vescovi che hanno messo lo zampino per arrivare a questa ordinazione, il cardinale Giuseppe Betori che mi ha ordinato Vescovo, il card. Silvano che mi ha ordinato prete, il card. Gualtiero che è stato mio rettore, il vescovo Rodolfo che mi passa il testimone, il vescovo Claudio mio compagno di ordinazione, il card. Ennio che mi chiamò ad essere il rettore del seminario. E soprattutto ringrazio Dio per il dono del presbiterio: la fraternità vissuta con i sacerdoti é stata la forza più grande che mi ha sempre aiutato in questi anni, ad essi, che qui vedete, va il mio affetto e la mia gratitudine. Infine ringrazio per il dono della chiesa di Montepulciano Chiusi Pienza che mi accoglie come vescovo e con la quale iniziamo il cammino che il Signore ha preparato per noi.

Le parole del cardinale Betori su Don Stefano Manetti

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO

Exit mobile version