La Rsu del Comune di Pisa sulla chiusura del nido San Biagio: "Di sicuro scende l'organico dei nidi, il resto è un buco nero"

(foto d'archivio)

La Rsu del Comune ha diffuso questo comunicato sulla chiusura del nido prescelto per l'esternalizzazione.

Trasparenza e correttezza, confronto, partecipazione:le parole magiche della Giunta Filippeschi

Dipendenti, Personale del nido interessato e Sindacato sono venuti a conoscenza della esternalizzazione dell’asilo Nido S. Biagio a fatti avvenuti, a dimostrare che non esistono quei principi di correttezza, trasparenza e confronto tanto sbandierati dalla assessora Chiofalo.
La delibera di Giunta Comunale del 25 Febbraio è un esempio di ipocrisia e di luoghi comuni, infatti
1. Non ci risulta attivato nessun reale percorso di partecipazione, sia i genitori che gli insegnanti interpellati hanno potuto solo prendere atto delle decisioni prese dalla giunta, non hanno comunque mai espresso posizioni a favore della gestione esterna di un asilo e men che mai hanno ricevuto o dato indicazioni sulla struttura da dare all’esterno
2. i genitori hanno sempre sostenuto la bontà della gestione diretta e del rispetto dell’accordo del 2011, con la garanzia di sostituzioni e tempi determinati, l’esatto contrario di quanto fa l’A.C. con la riduzione degli organici, dei posti nido e delle strutture a gestione diretta del Comune di Pisa
3. Non c'è stata quindi correttezza:
- né con il personale dei servizi educativi che opera nel nido interessato, che ha appreso la notizia in un incontro con i genitori, al quale neppure era invitato, ma “libero di decidere se partecipare o no”…..,
- né con tutto il resto del personale del servizio che comunque ha partecipato alla realizzazione di un progetto educativo del quale il nido San Biagio era parte integrante, che tecnicamente ad oggi “non sa” ancora, formalmente, qual'è il nido che chiuderà
4. Per non parlare della totale assenza di relazioni sindacali degne di questo nome, se pensiamo che alla rsu non è stato formalizzato alcunchè!!!
5. I genitori sono venuti a conoscenza della scelta solo perché ne hanno fatto espressa domanda il 5 Marzo scorso. L’Assessora ha convocato un incontro il 14 Marzo, in questi 10 giorni nessuno ha trovato il tempo ed il modo di informare prima di tutto il personale interessato che sarebbe entrato in mobilità, né di organizzare una risposta alle legittime domande ed alle preoccupazioni dei genitori che a Settembre dovranno affrontare un nuovo inserimento per sé e per i loro bambini.
6. Alle domande della RSU e del sindacato non c’è stata alcuna risposta.
Ad oggi le certezze sono che :
Pisa perde un altro nido comunale!
gli organici stabili degli asili nido perdono ancora 6 unità!

Il resto è un buco nero:

Quante saranno le ipotetiche assunzioni private?
Con che tipo di contratto lavoreranno?
Per quante ore?
Per quanti mesi?
Con quali tutele?
Con quale formazione?
Con quanta esperienza generale, con quanta esperienza del progetto psicomotorio?
Con che rapporto educatore/bambino dovranno lavorare.
E il personale ausiliario attualmente elior che fine farà?
Sarà assunto dove, da chi e con quale contratto?
E la cuoca?

Dentro al cavallo di troia del progetto 0-6 c’e’ il dumping contrattuale e la precarizzazione del rapporto di lavoro. L’Europa comanda ed anche Pisa risponde: Prima dei bambini e del lavoro tutelato ci sono i vincoli di bilancio!!!

La RSU del comune di Pisa ribadisce la propria nette contrarietà alle politiche di dismissione dei servizi educativi dettate solo da logiche di mercato.

Non basta sbandierare la titolarità pubblica dei servizi educativi, il vero patrimonio pubblico è la difesa della gestione diretta del progetto educativo!!!

Fonte: Rsu Comune di Pisa

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