Ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Figline Valdarno, al termine di attività investigativa, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria due cittadini del nord Africa, entrambi residenti a Figline Valdarno (FI), per i reati di spaccio ed importazione di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della transnazionalità dei fatti. Inoltre, ad Ovada (AL), unitamente a personale della Polizia Stradale – sottosezione di Ovada, è stata tratta in arresto una cittadina spagnola, trovata in possesso di 10,339 kg. di hashish
L’attività in questione trae origine nel mese di febbraio 2014 da articolata indagine condotta dal Nucleo Operativo di Figline Valdarno, in merito allo spaccio di sostanze stupefacenti nel Valdarno e nella città di Firenze, nel corso della quale erano stati individuati i due arrestati, A.M., 34enne e K.J., 25enne, entrambi originari del Marocco. I militari accertavano come gli stessi fossero abitualmente dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti per quantitativi considerevoli (anche nell’ordine dei 100/200 grammi alla volta) sia a favore di loro connazionali che di italiani. Nel monitorare la loro attività i Carabinieri riuscivano ad individuare una donna di origine spagnola, G.S., 25enne, la quale provvedeva ad eseguire, per loro conto, le importazioni dello stupefacente dalla Spagna. L’ultimo episodio risale a ieri, quando i tre si accordano per far giungere nel Valdarno una partita di hashish. I militari, in maniera discreta, osservano e seguono i movimenti dei tre spacciatori ed in particolare individuano la donna mentre ritorna da un suo viaggio in Spagna e, a bordo di un autobus di linea, rientra in Italia. Insieme alle pattuglie della Polizia Stradale di Ovada, i militari procedono a fermare il pullman ed effettuano il controllo degli occupanti. La 25enne inizia letteralmente a sudare freddo, dopo aver notato che i militari focalizzano su di lei l’attenzione. Una volta controllata la sua valigia i sospetti diventano realtà. Abilmente occultati vi erano ben 10 involucri contenenti 1040 ovuli di hashish da grammi 10 l’uno, per un peso totale netto di 10.339 chilogrammi. Ogni involucro era stato confezionato ad arte: i singoli ovuli, suddivisi per circa 1 kg a pacchetto, erano stati completamente nastrati. Tale involucro era a sua volta completamente ricoperto da uno strato di caffè e nuovamente nastrato. Tale stratagemma non è però bastato ad eludere la sagacia dei Carabinieri e dei Poliziotti. La donna è stata quindi immediatamente tratta in arresto e successivamente trasferita presso la Casa Circondariale di Vercelli.
Nel mentre, altri Carabinieri continuavano a seguire i due spacciatori i quali avevano raggiunto la città di Firenze per attendere l’arrivo della donna. Con il passare del tempo e non vedendola arrivare, cominciavano ad innervosirsi e preoccuparsi. Presupponendo che qualcosa potesse essere andato storto, dopo aver confabulato in maniera animata, decidevano di separarsi, cercando di allontanarsi. A quel punto i militari entravano in azione e li fermavano, traendoli in arresto sulla base dei corposi elementi raccolti sino ad allora nei loro confronti. Anche per i due, al termine degli atti di rito, si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Firenze Sollicciano per i numerosi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti e, soprattutto, per l’importazione dall’estero dell’ingente quantitativo di hashish destinato alla piazza fiorentina e del Valdarno. Gli oltre 10 kg sequestrati, data anche la loro ottima qualità, una volta messi in commercio, avrebbe fruttato ai due spacciatori, oltre 100.000 euro di profitti.