“Nell’Archivio arcivescovile ci sono documenti preziosissimi, alcuni risalgono addirittura al 1050. La presentazione di questo catalogo, che raccoglie le pubblicazioni dal 1996 al 2013, è l’occasione per evidenziare il notevole patrimonio conservato in questo Archvio, che, insieme agli Archivi di stato, rappresenta una vera fotografia della nostra comunità. Un ‘grazie’ alla Chiesa fiorentina, che ci permette di avere tante fonti sulla nostra storia”.
Così il consigliere regionale Paolo Bambagioni ha presentato il volume ‘Le pubblicazioni dell’Archivio arcivescovile di Firenze nel periodo 1996-2013’, edito da Pagnini, nella Sala degli Affreschi di Palazzo Panciatichi. La collana nasce all’inizio del secolo scorso, per la precisione nel 1908,
con l’edizione de ‘I documenti galileiani del S. Uffizio di Firenze’. Come ha ricordato monsignor Gilberto Aranci, direttore dell’Archivio, le pubblicazioni cessano quasi subito e riprendono con il cardinale Silvano Piovanelli, impegnato a valorizzare e rendere meglio fruibile agli studiosi il patrimonio documentario conservato nell’archivio.
La pubblicazione si collega, non solo idealmente, a questo passato.
Il testo è articolato in varie sezioni. Una sezione è dedicata agli inventari, con indici e repertori, dei fondi dell’archivio. Un’altra raccoglie studi e testi di carattere storico. Viene inoltre reso pubblico materiale documentario rimasto nascosto o dimenticato, come opuscoli già editi ma ormai introvabili, sempre legati alla storia religiosa e civile di Firenze e della Toscana.
Alla ristampa di libri antichi e rari è dedicata un’altra sezione, con particolare attenzione alle opere settecentesche di grande rilievo
storico, come il primo volume delle vite dei santi e beati fiorentini di Giuseppe Maria Brocchi ed i volumi dei canonici Cianfogni e Moreni dedicati alla storia della Basilica di S. Lorenzo.
Un’ultima sezione, infine, è riservata a saggi e ricerche sulla storia locale, particolarmente legata alle chiese parrocchiali, dove appunto si è spesso fusa la vita religiosa con quella civile e sociale.
Sono intervenuti anche don Alfredo Jacopozzi dell’Ufficio cultura della Diocesi fiorentina e don Carlo Nardi, professore ordinario di patrologia alla facoltà teologica dell’Italia centrale.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale