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Una punizione beffarda di Pirlo affonda i sogni europei della Fiorentina. Juve ai quarti

Andrea Pirlo ha segnato l'unico gol della partita

La Juventus si è qualificata per i quarti di finale di Europa League battendo per 1-0 la Fiorentina nel ritorno degli ottavi giocati a Firenze.

La partita di andata era terminata 1-1.

Fiorentina (4-1-3-2): Neto 7, Cuadrado 6, Gonzalo Rodriguez 4, Savic 5.5, Tomovic 5, Pizarro 6 (3' st Ambrosini 6), Aquilani 6, Borja Valero 5.5, Vargas 5.5, Ilicic 5 (27' st Roncaglia sv), Gomez 6 (18' st Matri 5).

(25 Rosati, 23 Pasqual, 8 Bakic, 17 Joaquin).

All.:Montella 5.5.

Juventus (3-5-2): Buffon 6, Caceres 6, Bonucci 6, Chiellini 6, Isla 6 (31' st Lichtsteiner sv), Vidal 6, Pirlo 7, Pogba 6.5, Asamoah 6, Llorente 6 (42' st Osvaldo sv), Tevez 6.5.

(30 Storari, 20 Padoin, 9 Vucinic, 38 Mattiello, 39 Romagna).

All.: Conte 6.5.

Arbitro: Webb (Ing) 6.5.

Reti: st 26' Pirlo

Angoli: 5-1 per la Juve Recupero: 0 e 4'. Espulso: 24' st Gonzalo Rodriguez per doppia ammonizione Ammoniti: Vidal, Cuadrado, Tevez per gioco falloso, Neto per proteste. Spettatori: 32.633, incasso 1.512.527 euro

IL GOL 

26' st: La Juventus passa in vantaggio con una punizione di Pirlo battuta magistralmente, concessa per un fallo di Gonzalo Rodriguez su Llorente.

 

L'ennesima prodezza di Pirlo su punizione ha regalato alla Juventus la vittoria che vale la qualificazione ai quarti di Europa League ed estromette la Fiorentina dalla competizione in cui era finora imbattuta.

L'1-1 dell'andata, sommato al cuore e all'impegno messi sul campo e alla spinta dei suoi tifosi che l'hanno applaudita alla fine, non è bastato alla squadra viola che ha pagato qualche errore di Montella come l'impiego di Cuadrado in difesa e l'ingenuità commessa da Gonzalo Rodríguez il quale, già ammonito, è stato espulso per un fallo su Llorente.

Da quella punizione è poi nato il gol bianconero siglato da quel fenomeno che si chiama Pirlo. In uno stadio dalle coreografie mozzafiato, la Fiorentina s'è presentata con Gomez dal 1' sostenuto da Ilicic e la Juve con il ritrovato Tevez affiancato da Llorente. Spinti dai loro tifosi, davanti all'acclamato Pepito Rossi, i viola sono partiti a mille sorprendendo gli avversari e nei primi 4' hanno lambito il palo con Gomez e Cuadrado.

La risposta dei bianconeri è arrivata con Llorente che di testa ha spedito a lato. L'inizio al fulmicotone ha dato il via ad una gara intensa e combattuta come da copione: quando la Fiorentina rifiatava o perdeva qualche pallone durante il laborioso possesso palla la Juve provava ad accelerare la propria manovra, quando la squadra di Conte diminuiva la spinta allora erano i viola a provare a spingere. Le occasioni si alternavano, Pogba prima, Pizarro poi, Tevez da lontano, Ilicic impreciso su un pallone d'oro ricevuto poco prima dell'intervallo.

A inizio ripresa la Fiorentina ha perso Pizarro per guai muscolari (dentro Ambrosini) e nei primi 12' Boja Valero a differenza di Pirlo ha sprecato una punizione da posizione invitante e Cuadrado, che doveva essere impiegato nel ruolo a lui più abituale, ha impegnato Buffon con un potente tiro in corsa: è stato l'unico vero tiro in porta dei viola.

La replica della Juve non si è fatta attendere e al 14' Vidal di testa ha costretto Neto ad una super parata e Tevez, a digiuno nelle coppe dal 2009, si confermava un pericolo costante. Gomez battagliero ma di rado incisivo usciva per far posto all'ex Matri ma il cambio non si rivelava fortunato anche perché di lì a poco è avvenuto l'episodio che ha cambiato il destino del match: Gonzalo Rodríguez atterrava Llorente e veniva espulso, la punizione dal limite si trasformava in un rigore per uno specialista come Pirlo.

In svantaggio e con un uomo in meno l'impresa di una rimonta, come già era accaduto 6 mesi fa in campionato e una settimana fa a Torino, diventata titanica per la Fiorentina che rovesciandosi in avanti rischiava di subire di nuovo con il neo entrato Liechsteiner sul quale si opponeva Neto.

E proprio lo svizzero della Juve al fischio finale si rendeva protagonista di un gesto poco elegante rivolgendo ai tifosi viola il gesto dell'ombrello. La Fiorentina esce dall'Europa a testa alta, la Juve continua il suo cammino puntando sulla finale allo Stadium nonostante Conte rimpianga la Champions.

LE INTERVISTE

Festa Juve, "vittoria voluta, c'è clima gioia" 

Pirlo: altro passo vero finale in casa. Montella,nessun rimpianto

La Juventus ribalta il risultato dell'andata (1-1) batte la Fiorentina e si qualifica per i quarti di finale di Europa League. Una gara tirata fino alla fine. Che ha tolto la voce ad Antonio Conte (pare che abbia accusato anche qualche linea di febbre) e quindi la parola in casa Juventus passa al suo secondo, Angelo Alessio: "Non snobbiamo nessun obiettivo, c'è un clima di gioia nello spogliatoio perché volevamo questa vittoria. - ha detto l'allenatore bianconero in seconda -. Non siamo rimasti sorpresi dalle mosse di Montella, eravamo pronti a tutti".

Poi sulla partita: "I primi 10-15 minuti abbiamo sofferto un po' il gioco della Fiorentina, poi abbiamo fatto il nostro gioco, nel secondo tempo la squadra ha giocato alla grande, il gol e l'espulsione ci ha facilitato - ha sottolineato Alessio -. Abbiamo meritato la qualificazione, credo per quello che abbiamo creato e costruito nelle due gare, il gol di Gomez a Torino era stata l'unica loro occasione. Abbiamo fatto una partita da Juve".

C'è chi poi come Asamoah che ringrazia Montella perché ha fatto giocare Cuadrado terzino e non esterno alto: "Non mi ha dato fastidio la posizione di Cuadrado, ho visto che oggi ha difeso molto. Quando Cuadrado gioca così in difesa è meglio per noi". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Bonucci ("godo" scrive su twitter): "Sapevamo che sarebbe stata dura, loro ci tenevano quanto noi a passare il turno. Con l'umiltà possiamo arrivare lontano".

La pensa allo stesso modo anche il match winner Andrea Pirlo che dopo la rete che vale la qualificazione su twitter scrive: "Veramente contento per questo passaggio del turno. Altro passo importante verso la finale nel nostro stadio, complimenti a tutti".

E a Pirlo i complimenti li fa Pogba: "Io devo lavorare per tirare così. Ha un piede, come dico sempre, d'oro e per tirare così mi devo allenare per tanti anni - dice il francese -. Per noi era molto importante, dovevamo vincere questa partita e l'abbiamo fatto. Siamo molto felici".

Se in casa Juve si festeggia, in casa Fiorentina non è la stessa cosa, anche se Diego Della Valle ha ringraziato la squadra: "Ha giocato molto bene, ha avuto dignità e forza, un tiro ha fatto la differenza purtroppo - ha ricordato Diego Della Valle -. Dobbiamo fare i complimenti a questa squadra, che stasera ha fatto una grande partita. Un episodio ha deciso la gara. Rifarsi in Coppa Italia? Prima o poi ci toccherà".

Il tecnico Montella, invece, ringrazia i tifosi viola e Firenze per il tifo al Franchi: "Non dobbiamo avere rimpianti, abbiamo fatto il massimo. Sono orgoglioso di questa squadra, siamo usciti in seguito ad un episodio - ha detto a fine partita l'allenatore della Fiorentina -. Nel primo tempo abbiamo avuto molte occasioni. I miei giocatori hanno giocato con coraggio e sono orgoglioso anche del pubblico di Firenze. So quanto gli possa essere costato e quindi li ringrazio".

Dello stesso avviso anche Borja Valero: "E' stato un peccato non fare gol all'inizio. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto in questa competizione - ha ricordato il centrocampista spagnolo -.Il nervosismo nei confronti dell'arbitro? E' normale, dopo due partite così, ma poi è finito tutto. I nostri tifosi? Devo ringraziarli, tutta la città per il sostegno. Dobbiamo applaudirli, i tifosi hanno fatto di tutto per noi".

Lichtsteiner, nessun gesto ombrello
Lichtsteiner "non ha rivolto nessun gesto dell'ombrello ai tifosi viola, ha solo fatto segno con la mano di andare a casa a quei tanti che gli hanno augurato di morire durante il riscaldamento". Lo precisa la Juventus. "Sono le stesse cose - dice un portavoce della societá bianconera - che il giocatore ha spiegato nel dopo-partita a Firenze".

 

Montella "nessun rimpianto, la Juve tra le più forti in Europa"

"Nessun rimpianto, abbiamo fatto il massimo, potevamo anche passare noi, ma non puoi pensare di non concedere niente alla Juventus, che è una squadra fortissima tra le più forti d'Europa, non di Europa League".

Vincenzo Montella rende merito ai bianconeri dopo il successo per 1-0 sulla sua Fiorentina eliminata così agli ottavi.

"Peccato perché i ragazzi avrebbero meritato il passaggio di turno - dice il tecnico viola ai microfoni di Sky -. C'è delusione, ma da domani si volta pagina per andare avanti con la solita convinzione in un campionato che ci vede protagonisti".

 

Il saluto a Pepito

 

NOTIZIA in AGGIORNAMENTO 

 

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