Pubblichiamo di seguito la lettera che Varis Rossi, ex sindaco di Empoli, ha consegnato alla Misericordia per la scomparsa del Governatore Giovanni Pagliai.
“Carissima confraternita della Misericordia,
da cittadino attento, e da empolese di nascita, esprimo a tutti i tuoi confratelli la mia partecipazione per la scomparsa del Governatore Giovanni Pagliai.
Vi prego di rappresentare alla moglie, signora Ivonne, ai loro tre figli, le mie condoglianze.
La Misericordia di Empoli vivrà giorni di smarrimento per l'assenza di una guida autorevole come quella di Giovanni Pagliai; guida capace di coniugare, nelle forme moderne, antichi e radicati sentimenti di pietà e compassione per le sventure umane, con servizi di alto valore professionale.
Chi si è trovato ad amministrare una città come Empoli ha avuto la fortuna di avere ‘a disposizione’ un volontariato di centinaia e centinaia di donne e di uomini sempre pronti a rispondere ad uno squillo di telefono, alla richiesta di un aiuto.
La Misericordia è stata ed è parte insostituibile di questa potenzialità che diventa una diversità più unica che rara se confrontata con tante altre realtà cittadine.
Mentre vi scrivo queste parole la mente corre a quanto da Voi fatto con Giovanni Pagliai, riprendendo e sviluppando una storia ultra centenaria, che è anche la storia di Empoli, e per quanti come voi, ma anche per chi, da cittadino attento, vi segue, vi ascolta, è la storia di tanti servizi e funzioni di carità per chi ha fame, per quanti sono soli, per i malati, i feriti, gli anziani, le madri sole, le famiglie in difficoltà.
L'elenco è solo parziale. Sapete e sappiamo che ben altro state facendo. Penso agli ultimi spunti che assieme a Giovanni Pagliai avevamo individuato negli occasionali incontri di mezzogiorno presso la Vincenzo Chiarugi. I temi della nuda proprietà delle abitazioni, il potenziamento delle meravigliose risposte di case per anziani autosufficienti che si preoccupano di come sarà la loro vita in futuro e stringono con voi patti di solidarietà.
Avevamo anche affrontato, partendo da un tratto essenziale della Confraternita di come continuare a pensare al tempo della dipartita da questa terra. Pensare anche ad un luogo laico dove fosse possibile salutare per l’ultima volta, una persona cara che non avesse scelto la funzione religiosa.
Scrivo queste note in onore di Giovanni Pagliai che ha saputo, assieme agli altri, "dare concretezza all’infinita Misericordia di Dio". Una contraddizione in termini: come è possibile limitare l'infinito. Forse una contraddizione apparente.
Grazie di tutto questo. Sicuramente nella tua Confraternita, Giovanni Pagliai, ci saranno le energie e le qualità per mantenere e sviluppare un patrimonio umano che oggi si sente un poco turbati per la tua scomparsa”.
Varis Rossi, ex sindaco di Empoli