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L'intitolatazione del Teatro Dante a Carlo Monni slitta a maggio. Lo annuncia il sindaco, Forza Italia esulta

Carlo Monni

Il 19 maggio 2013, in ospedale, all'età di 69 anni Carlo ci lascia portato via da un male incurabile. "Abbiamo deciso, mi rendo conto un po' a sorpresa - dice il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi - di rinviare la dedica a Carlo del nostro teatro; un po' a sorpresa, un po' in maniera imprevista come sicuramente sarebbe piaciuto a lui".

La data scelta è appunto il 19 maggio 2014 ad un anno esatto dalla scomparsa di Carlo: "Abbiamo parlato con la famiglia di Carlo - continua il Sindaco - ed hanno accolto la proposta in maniera entusiasta, e colgo l'occasione per ringraziarli una volta ancora per la vicinanza che ci dimostrano appoggiando a pieno la voglia di unire allo storico nome Teatro Dante il ricordo di Carlo".

La volontà del rinvio nasce dalla richiesta di molti degli artisti firmatari dell'appello rivolto al Sindaco di intitolare il Teatro Dante all'artista campigiano (come deliberato il 18 marzo dall'Assemblea dei Soci dell'Accademia dei Perseveranti) che non avrebbero potuto partecipare alla serata di venerdì per impegni precedentemente assunti: "Questa - conclude Fossi - è l'ennesima dimostrazione di affetto e di stima di attori, musicisti, giornalisti di fama nazionale per un grande artista nostro concittadino: abbiamo valutato i disagi dello spostamento, ma alla fine abbiamo deciso che il 19 maggio è la scelta migliore che potevamo fare, vista anche la grande sorpresa che stiamo organizzando".

FORZA ITALIA (CAMPI BISENZIO): SUL TEATRO DANTE VITTORIA STORICA E DI BUON SENSO

“Vittoria storica di legalità – è questo il primo commento a caldo del Capogruppo di Forza Italia Paolo Gandola dopo aver appreso dai social network che l’inaugurazione del teatrodante Carlo Monni è stata annullata e spostata a maggio.

“Questo fatto è un qualcosa di storico e di incredibile. Siamo riusciti a bloccare un treno che sembrava in corsa, ma l’abbiamo fatto solo ed esclusivamente a tutela della legalità. La legge non permette di intitolare strade, piazze o monumenti a persone decedute da meno di dieci anni, a meno di una deroga prefettizia, che al momento non c’è stata e che ha tempi lunghi per essere ottenuta. Il Sindaco avrebbe dovuto usare cautela, anziché definire ridicola la legge sulla toponomastica. Se, forse, si fosse attenuto alla legge e avesse dato avvio al procedimento amministrativo necessario al cambio di nome questa figuraccia se la sarebbe evitata. Ad oggi, infatti, manca altresì una delibera di Giunta sul tema. Il tutto è davvero imbarazzante e il Sindaco ci ha davvero rimesso la faccia”.

Sul tema intervengono anche Chiara Martinuzzi e Roberto Valerio, consiglieri comunali di Forza Italia: “sulla questione abbiamo assistito ad un vero e proprio passo falso del Sindaco e dell’Amministrazione comunale. Cancellare di tutta fretta l’inaugurazione era un atto dovuto, ma che si sarebbe potuto evitare qualora per tempo avessero accettato i consigli e le nostre indicazioni fatte in mesi e mesi di lavoro in Consiglio ed in città”.

“A questo punto – dichiara Gandola – chiederemo conto delle spese svolte per questa falsa partenza. In tutta la città, Firenze compresa, ci sono manifesti, locandine, volantini, nonché spot radio che pubblicizzano gli eventi di venerdì e sabato presso il Teatro Dante. Chi li ha pagati e chi ha la responsabilità di rifondere queste spese, svolte inutilmente?” Tutte domande saranno all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale del 10 Aprile che si preannuncia di fuoco.

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