
Da sinistra Patrizia Tellini, Magdalena Borisova, Alessandra Tomasetta e Giuseppina Gallo (foto gonews.it)
Un nuovo progetto di scrittura al femminile. Un volume che racconterà le storie delle donne ospiti della Casa Circondariale di Empoli, di oggi e di ‘ieri’. Si chiama ‘Codice a sbarre’, patrocinato dal Comune di Empoli, curato dalla Ibiskos Editrice Risolo, con sede ad Empoli in via Campania 31, e coordinato da Patrizia Tellini, addetta stampa del Comune di Empoli, con la supervisione della Direzione della Casa Circondariale di Empoli. Un progetto che dovrebbe concretizzarsi nell’ottobre 2014 e veder la luce sotto l’albero di Natale.
Il laboratorio di scrittura dal quale nasceranno i testi che andranno a far parte del volume, è stato presentato questo pomeriggio alle 14 nella sala polivalente dell’Istituto empolese. Al tavolo erano presenti: Carlo Pasquinucci, vicesindaco di Empoli; Graziano Pujia, Direttore della Casa Circondariale femminile di Empoli; Antonietta Risolo e Monia B. Balsamello della Ibiskos Editrice Risolo di Empoli; Maria Grazia Grassi, Commissario della Casa Circondariale; Lucia Scaramuzzino, educatrice della Casa Circondariale; alcune delle partecipanti del laboratorio di scrittura e la coordinatrice del progetto, Patrizia Tellini.
Gli incontri si tengono tutti i venerdì dalle 16.30 alle 18.30 nella sala polivalente dell’Istituto. Allo stato attuale sono iscritte dieci donne. È un momento di raccordo e confronto reciproco. Ogni partecipante ‘pensa’ durante tutta la settimana, nei tempi e nei momenti ‘liberi’ della giornata, al taglio che vuole dare al suo racconto. Il venerdì è il momento del confronto le une con le altre, in un reciproco aiuto nell'impegno di scrittura.
«Sono davvero molto felice di questa conferenza stampa perché qui in questo piccolo carcere si respira la civiltà e le espressioni di civiltà non sono scontate altrove – ha detto Carlo Pasquinucci – Questo è possibile grazie ad una direzione sensibile, aperta, propositiva ma ci deve essere anche l’imput alle Istituzioni come lo è Patrizia che da questa realtà ha vinto la sua battaglia. Patrizia Tellini infatti è una persona totalmente recuperata. Nella Casa Circondariale di Empoli viene applicata la Costituzione, ciò che ci dice di fare in ambito di detenzione. Questa è una delle mie ultime conferenze perché sono a fine mandato legislativo – ha continuato Pasquinucci – e concludo dicendo che gli ultimi non sono gli ultimi ed è giusto dare una possibilità a tutti»
Graziano Pujia, Direttore della Casa Circondariale femminile di Empoli ha sottolineato quanto questa esperienza di laboratorio di scrittura sia splendida ed importante e che è stata inserita nel progetto generale dell’Istituto: “Questi propositi e gli obiettivi posti in campo sono un esempio per vitalizzare chi vive all’interno della casa circondariale. Il clima è positivo, c’è collaborazione, ognuno sta facendo la sua parte e dagli elogi del magistrato di sorveglianza, vogliamo fare un passo in più invitando il ministro della giustizia Andrea Orlando”. Hanno chiuso la conferenza stampa Antonietta Risolo e Monia Balsamello ringraziando tutti coloro che stanno sostenendo questo progetto e che una parte dei proventi della vendita del volume ‘Codice a sbarre’ sarà devoluta a favore di progetti del carcere. Risolo ha spiegato come, dopo aver letto una intervista a Patrizia Tellini, sia scaturito in lei una voglia immane di raccogliere queste storie e convogliarle nero su bianco. Temi, poesie, racconti, quel che sarà è ben accetto, perché è stata data la massima libertà. Così come ha spiegato la stessa Monia Balsamello, autrice del logo.
È stata richiesta anche una prefazione a cura del Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, che non mancherà, a sottolineare l'importanza di una realtà come quella della Casa Circondariale empolese, fondata pienamente sul principio espresso dalla Costituzione che raccomanda una pena "rieducativa". Ibiskos Editrice Risolo raccoglierà i testi e si occuperà di tutta la parte tecnico-grafica-redazionale del volume, che sarà presentato una volta ultimato nel Comune di Empoli e ovunque sarà possibile, per sensibilizzare il pubblico sulla realtà del carcere che può essere senza dubbio considerata una realtà che merita attenzione e riflessione da parte di tutta la società civile. Se questo è vero sempre, lo è ancora di più in questa fase storica attraversata da criticità così rilevanti che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la definisce “questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile”.
L'opera darà spazio alle storie personali; a tutto quello che ‘fuori’ ancora non è compreso ed accettato, quando parliamo di carcere; al nuovo progetto di Istituto a cura della Direzione della Casa Circondariale femminile di Empoli; al ruolo di alcune figure come il Direttore, il Commissario ed il Funzionario Giuridico-Pedagogico; alla funzione ed alla interrelazione tra varie Aree attive in Istituto; nel volume anche brevi interventi di ‘ex detenute’ della Casa Circondariale di Empoli. Magdalena Borisova, 27 anni, è la prima a parlare: “Avevo molti dubbi prima di cimentarmi in questo racconto, non è per niente facile. Ho cominciato a studiare l’italiano, alcune volte non capisco gli articoli e devo rileggere così come è complicato spiegare quello che è successo. Ricordare però a volte aiuta a capire”. Alessandra Tomasetta , 33 anni, invece parla del fatto che “senza la fantasia in carcere non c’è alcuna possibilità di speranza e voglia di vivere”. Lei che viene dall’Accademia delle Belle Arti non usa parole tenere per far capire che i pesci piccoli, i cosiddetti ‘ultimi’ finiscono dietro le sbarre, mentre dai politici a chi compie veri reati invece molte volte se la passa liscia. “Il passato serve a capire il presente e avere così le basi per costruire un futuro diverso. Giuseppina Gallo invece vede nella scrittura “un modo per riavvicinarsi a quella libertà perduta e che tutti rivorrebbero. La rabbia con la penna in mano è grande ma vale la pena per testimoniare la nostra storia”.