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Guide turistiche, manifestazione contro la nuova normativa nazionale. Confcommercio: "Deprofessionalizza di fatto il nostro lavoro"

Il 14 marzo è stata indetta, da alcune associazioni di categoria, una manifestazione di protesta contro la normativa nazionale introdotta dal precedente governo.

Confguide Confcommercio Toscana rilancia, facendo proposte attraverso le parole della presidente regionale Silvia Piccini che spiega: “Alcune delle motivazioni della protesta sono senz’altro condivisibili. Nella vecchia normativa l’esercizio di guida doveva essere autorizzato dalla provincia di riferimento previo esame di abilitazione. Un esame e una autorizzazione per ogni provincia. La nuova normativa, per altro ancora mancante dei decreti attuativi, sembra permettere a chi ha un titolo di guida di esercitare in tutta la nazione, ma soprattutto permette alle guide nazionali di altri paesi di venire a esercitare in Italia senza una conoscenza certificata del nostro patrimonio artistico”.

“La nuova normativa – continua la Piccini - deprofessionalizza di fatto il nostro lavoro, basato sulla approfondita conoscenza della storia, dell’arte, del paesaggio locale. In questo momento invece sarebbe necessario e urgente investire sul nostro patrimonio storico e artistico per lo sviluppo, sia della cultura, sia dell’economia. Per portare in giro i turisti in tutta l’Italia c’è già la figura dell’accompagnatore turistico, che esiste anche per i tour provenienti dall’estero. Altra cosa è la specializzazione della guida locale, la sua competenza, il suo radicamento sul territorio. L’istituzione della guida nazionale, inoltre, renderà ancora più difficile contrastare i fenomeni di abusivismo, già ora difficili da arginare. Pertanto, una volta disattese le nostre chiare e legittime richieste, è tutto il mondo del Turismo e della cultura che dovrà mobilitarsi. Perché la nostra non è una battaglia corporativa ma una lotta per la tutela assoluta della cultura e per la corretta trasmissione del nostro sapere e delle nostre identità. La politica non può riconoscere solo a livello teorico il valore del turismo e della cultura per la nostra economia nazionale. Questo momento è il banco di prova per capire effettivamente quanto le istituzioni politiche credano alle loro stesse affermazioni. La nostra Cultura si tutela anche tutelando la nostra categoria”.

Confguide Confcommercio è consapevole delle molte manchevolezze e della normativa introdotta, ma vuole andare oltre una generica protesta per approntare sui i tavoli locali, regionali e nazionali proposte concrete per la definizione e l’aggiornamento di una professione essenziale per la diffusione dell’immenso patrimonio storico artistico italiano.

A tal proposito Confguide Confcommercio chiede che:

- A livello nazionale vengano definiti al più presto i contorni di un decreto attuativo della nuova legge, di concerto con le categorie interessate e con l’individuazione di luoghi in Italia per i quali sia necessaria una preparazione e abilitazione specifica delle guide (per esempio i siti UNESCO)

-A livello regionale e locale vengano approntate misure di tutela della professione ma anche dell’utenza, per esempio con la pronta creazione del badge elettronico per consentire    una più efficace lotta all’abusivismo

-Una revisione dei corsi abilitanti

Paola Migliosi, presidente nazionale Confguide Confcommercio afferma: “La professione della guida sta per subire i mutamenti economici e sociali della globalizzazione, e come categoria possiamo affrontarli solo difendendo la qualità e l’affidabilità del nostro servizio al cliente”.

Silvia Piccini, presidente regionale Confguide Confcommercio conclude: “In Toscana siamo oltre 1600 operatori. Siamo pronti a discutere a tutti i livelli per una modifica delle normative nazionali e europee volte però a tutelare la professione della guida per garantire preparazione e competenza ai nostri visitatori”.

Fonte: Confguide Confcommercio Toscana - Ufficio Stampa

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