Aprire la scuola verso l’esterno, condividerne i percorsi di formazione con le famiglie, le associazioni, i portatori di “interesse diretto”, le istituzioni locali. E’ questo l’indirizzo impresso dal dirigente scolastico, prof. Gabriele Marini, all’Istituto Comprensivo di Castelfiorentino, che un paio di settimane fa ha voluto illustrare direttamente ai genitori di alunni e studenti, nonché ai rappresentanti delle associazioni e del Comune (erano presenti il Sindaco Occhipinti e l’Assessore Santarelli), i contenuti del Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico in corso.
Un modo per far conoscere quanto la scuola sta facendo in termini di progettualità e di azioni formative, a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado. Il Piano, che è stato illustrato all’interno dell’auditorium dell’Enriques, si è soffermato naturalmente sulle finalità dei vari cicli di istruzione come su molti altri aspetti correlati, quali la prevenzione del disagio e della dispersione scolastica, l’approccio interculturale, la valorizzazione dei diversamente abili.
Come è stato ricordato, la scuola dell’infanzia si pone come obiettivo quello di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e della competenza, per avviarli alla “cittadinanza”, mentre nella scuola primaria e secondaria di primo grado si punta maggiormente all’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.
“Dare il senso di cosa fa la scuola e come lo fa – sottolinea il dirigente scolastico Gabriele Marini – è un primo passo importante nella direzione di una migliore condivisione con l’utenza. Per rispondere ai bisogni dei bambini e degli studenti, la scuola ha la necessità di un confronto costante con tutti gli attori interessati, come pure del loro supporto e del loro sostegno. Occorre iniziare a porre le basi – conclude Marini – per un piano dell’offerta formativa territoriale, che scaturisca da un’alleanza forte tra scuola ed extrascuola”.