"SONO DIVERSE LE OSSERVAZIONI, le voci e le chiacchiere arrivate in queste giorni alla Lega Nord Toscana in merito all’allontanamento dal Movimento dell’ex consigliere leghista Emilio Paradiso. Molti osservatori hanno interpretato, forse imbeccati da qualche avversario politico del Movimento, l’allontanamento come un’espulsione avvenuta per ordini arrivati dall’alto, un diktat orientato a far fuori politicamente il sig. Paradiso perché, citiamo un articolo uscito di recente, si sarebbe “messo troppo in vista” per i gusti del Movimento. Nulla di più falso dalla realtà. E adesso, per dovere di cronaca e di verità verso i nostri elettori, ci sentiamo obbligati ad intervenire.
POLITICO DI PROFESSIONE. Emilio Paradiso è stato eletto consigliere di Prato nel 2009, tra le fila della Lega Nord, ma a soli due anni di mandato ha voltato le spalle ai suoi elettori dimettendosi (uscendo) dalla Lega Nord per fondare una suo gruppo in consiglio comunale (Lega per la Toscana). Ma il nostro Movimento non chiuse le porte in faccia a Paradiso, nonostante il suo abbandono, e anzi ad aprile 2013 riaccolse Paradiso quando decise di rientrare (ritesserarsi) tra le fila della Lega Nord.
I MOTIVI DELL’ALLONTANAMENTO. Sono diversi. Ma primo su tutti Paradiso ha deciso la sua autocandidatura a Sindaco di Prato senza alcuna concertazione con il Movimento, indicando il suo nome sotto il simbolo della Lega Nord per le amministrative. Un comportamento inammissibile, verso di noi, verso i nostri alleati e verso i nostri elettori. Un comportamento che è, come sa lo stesso Paradiso, sanzionato dal nostro statuto con l’allontanamento. Ma come se non bastasse questo, lo stesso giorno della sua autoproclamazione ha inviato una mail alla segreteria dai toni aggressivi, in cui dava un ultimatum al movimento per supportare la sua autocandidatura. Noi abbiamo ritenuto che in democrazia, ma soprattutto in un Movimento come il nostro, un siffatto politico sia solo da allontanare per il bene di tutti i cittadini. Alla Lega Nord Toscana spetta il compito, e il dovere, di coordinare la politica del Movimento a Prato come in tutta la Toscana. E di rappresentare il Movimento in ogni sede presso gli iscritti, i cittadini elettori e gli alleati.
PASSIONE E NON POLTRONE. Noi della Lega Nord abbiamo sempre premiato chi si è dato da fare sul territorio, allontanando il più lontano possibile i politici di professione a caccia di poltrone. E Prato non fa eccezioni a questa regola. In quel Comune la Lega Nord può contare, grazie al cielo, su persone di alto spessore politico, a cui non interessa la poltrona, ma i cittadini. Persone come il commissario Patrizia Ovattoni e l’assessore Matteo Grazzini. In molti, ed anche di recente, ci hanno criticato dicendoci che siamo dei “dilettanti della politica”. Che così i voti non si prendono. Bene, allora a tutti loro noi rispondiamo che la politica non deve essere una professione ma una passione. Noi non amiamo i personalismi per ottenere poltrone e se questo significa essere dei dilettanti, allora la Lega Nord è un movimento di dilettanti al servizio dei cittadini".