Primarie PD, Dario Nardella ospite di Giuseppe Torchia annuncia: "Se entrambi saremo sindaci porteremo qui capolavori d’arte originali"

Dario Nardella, a sinistra, con Giuseppe Torchia

Dario Nardella, a sinistra, con Giuseppe Torchia

 

Dario Nardella a Sovigliana promette: «Se a Vinci sarà sindaco Giuseppe Torchia e a Firenze il sindaco sarò io, mi impegnerò a fondo per far arrivare a Vinci capolavori d’arte originali».

 

«Se a Maggio prossimo sarò io il sindaco di Firenze e Giuseppe Torchia il sindaco di Vinci, ed è ciò che spero, ci vedrete lavorare gomito a gomito per promuovere forme di strettissima collaborazione in campo culturale fra le due città. Avevamo già messo in cantiere grandi progetti con Dario Parrini per legare le nostre due città su iniziative culturali di grande respiro. E mi impegnerò in maniera decisa per far arrivare finalmente a Vinci opere d’arte originali, magari adesso custodite nei depositi della galleria degli Uffizi». L’affermazione dell’onorevole Dario Nardella, vicesindaco reggente di Renzi in palazzo vecchio è perentoria e irrompe d’improvviso in questo scorcio di campagna elettorale per le primarie del Partito Democratico a sindaco di Vinci. Un endorsement pesante quello di Nardella nei confronti di Torchia. La promessa dell’alter ego del presidente del consiglio, pronunciata pubblicamente a più riprese, è di quelle che non si sentono spesso e nei vinciani ha sollevato subito grande clamore. L’appoggio incondizionato a Giuseppe Torchia e soprattutto al suo programma elettorale è del resto risuonato fin dalle prime parole del parlamentare fiorentino, pronunciate  giovedì 6 marzo in una sala affollata della casa del popolo di Sovigliana.

Dario Nardella, a sinistra, con Giuseppe Torchia

Dario Nardella, a sinistra, con Giuseppe Torchia

«La città metropolitana – che, non dimentichiamolo, sarà guidata dal sindaco del capoluogo metropolitano, Firenze – costituisce una grande opportunità di sviluppo per tutta l’area fiorentina e dell’Empolese Valdelsa. È finito il tempo dei campanilismi, degli orticelli, degli egoismi. I comuni debbono mettersi insieme, e dobbiamo eliminare alcuni livelli istituzionali, per rendere più semplice la vita dei nostri cittadini andando incontro ai loro bisogni e prendendosene cura. Unendo le forze diminuiremo i costi della pubblica amministrazione recuperando risorse da investire». Insomma, la ricetta di Nardella è anche l’asse portante del programma di Giuseppe Torchia.

L'incontro con Dario Nardella a Sovigliana

L'incontro con Dario Nardella a Sovigliana

«Con la città metropolitana – ha proseguito Nardella - sarà possibile avviare politiche condivise e veramente efficaci sui temi del lavoro, dei servizi sociali, dei trasporti, della cultura e del turismo. Il futuro dello sviluppo è nella realizzazione di sistemi territoriali grandi. Insomma, pensate quanti cittadini oggi abitano a Vinci o a Empoli e studiano o lavorano a Firenze, e viceversa quanti fiorentini lavorano magari nell’hinterland. I cittadini la città metropolitana già la vivono come un elemento naturale, esistente. È la politica adesso che deve realizzarla e deve farla funzionare bene. Basta con i campanilismi, - ha concluso - perché di questo passo e con questi egoismi non ci rimarrà più nemmeno il campanile; anche in Toscana dobbiamo aprire la stagione della collaborazione stretta, e per fare questo dovremo remare tutti nello stesso verso».

Fonte: Comitato per Giuseppe Torchia candidato a sindaco di Vinci Ufficio Stampa

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