Si è aperto con la forza di alcune importanti parole chiave l’incontro di mercoledi sera, nella sede dell’associazione Assa, tra Giulia Deidda, candidata alle primarie di Centrosinistra di Santa Croce sull’Arno, con il mondo del lavoro santacrocese: eticità, legalità, responsabilità sociale delle imprese e della sostenibilità ambientale, ricerca e innovazione e formazione. Parole che riassumono l’idea che la Deidda ha del lavoro nel nostro comune, un’idea che in questo caso significa sperimentare sì ma rimanendo nel solco della continuità di quel percorso prezioso di concertazione tra pubblico e privato che a Santa Croce trova radice in anni di una virtuosa collaborazione che non possiamo rischiare di cancellare in nome di un rinnovamento di bandiera.
L’industria manifatturiera della conceria è un grande patrimonio culturale, di memoria e tradizione, umano ed economico che va al di là del territorio del nostro comune. Un patrimonio che deve continuare ad essere sostenuto in un periodo di perdurante crisi creando le condizioni (urbanistiche, ambientali, infrastrutturali a servizio dell’impresa) per garantire uno sviluppo sostenibile: l’ambiente in cui viviamo è un eredità preziosa che dobbiamo tutelare non soltanto per noi ma anche per le generazioni future. Di pari passo sarà impegno dell’amministrazione quello di tenere vivo un lavoro di triangolazione tra il comune e le associazioni dei conciatori e dei terzisti, nell’ottica di perseguire l’obiettivo comune di una produzione di eccellenza, sia dal punto di vista della qualità che del valore aggiunto del rispetto dell’ambiente e della legalità, come si evince anche dal Codice Etico di distretto, recentemente sottoscritto.
In questo quadro l’impegno sarà quello di garantire al nostro comune una parte sempre più attiva nell’ambito del distretto industriale conciario/calzaturiero, candidando Santa Croce al vertice della governance di distretto, perché ne ha tutti i titoli: la rilevanza produttiva e sociale del nostro comune, punto di riferimento costante del comitato d'area del distretto e delle iniziative su questi temi e la presenza di strutture e impianti di grande rilevanza al servizio del distretto, sono solo due di queste motivazioni.
Rilanciare Santa Croce significa anche rafforzare quell’identità di distretto che fino ad oggi è stata garantita dal lavoro e dalla passione di tutti gli attori sociali (sindacati, imprenditori, lavoratori, istituzioni) per affermare davvero l’eccellenza di Santa Croce in Italia e nel mondo, e il Museo del Cuoio è uno degli strumenti da mettere in campo in questa direzione.
Infine, per riprendere le parole chiave dell’apertura, la Deidda ha posto l’accento su Po. Te. Co., una realtà ormai affermata che potrà ulteriormente svilupparsi grazie alla nuova sede, e che continuerà a trovare tutto il supporto dell’amministrazione: in un mondo che si trasforma ad un ritmo sempre più veloce non si può pensare di rimanere al passo senza investire sulla ricerca e sulla formazione continua.