Alcuni giorni fa l’attore premio Oscar George Clonney, in occasione dell’uscita del suo nuovo film sul tentato furto da parte dei tedeschi durante la seconda guerra mondale delle opere d’arte custodite al Louvre, ha lanciato un appello per il rientro della Gioconda a Firenze, di fatto, aderendo alla campagna promossa due anni fa dal nostro Comitato. La notizia è stata riporta sulle principale testate internazionali ma non è stata ripresa dalle nostre testate nazionali.
Silvano Vinceti promotore della campagna per il rientro della Gioconda ha dichiarato “..l’adesione di un famoso attore come Clonney è un fatto di grande rilevanza per la continuità e il rilancio della nostra iniziativa. Il primo invito che faccio a Clooney è di raccogliere adesioni fra le grandi star di Holloywod, convinto come sono che risponderanno positivamente al nostro appello, a differenza di molti attori e intellettuali italiani che splendono per la loro assenza. Spero anche che l’attore americano accetti la mia proposta di fare una conferenza stampa a Parigi per rilanciare, da questa città, la nostra richiesta del rientro per un mese della Gioconda a Firenze a distanza di cento anni, dopo il suo furto, del suo ritrovamento avvenuto nella città medesima…….” Intanto i francesi, con il beneplacito della massime autorità politiche ed istituzionali, stanno per inviare nella sede distaccata del Louvre ad Abu Dhabi una delle opere più importanti di Leonardo “ La Belle Ferroniòere”.
Silvano Vinceti ha commentato così la notizia “… costato che il Louvre, usa due pesi e due misure, una con gli italiani, sostenendo che certe opere d’arte non sono spostabili per motivi tecnici e di sicurezza, l’altra con i ricchi Arabi pronti a contraccambiare a peso d’oro questa iniziativa. Non mi stupirei se dopo – la Belle Ferroniòere- potesse giungere ad Abu Dhabi la stessa Gioconda; probabilmente è solo una questione di soldi. Come sappiamo, noi italiani non siamo molto considerati da un certo mondo istituzionale e politico francese, oltre a non tenere il portafoglio colmo di petroldollari…..”
Fonte: Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali