"Arezzo è terra di lavoro. Qui il 54% della popolazione è attiva, contro una media regionale del 40. Non a caso anche il reddito pro capite è superiore di 8.000 euro alla media regionale. Questa è una terra che reagisce, che non si fa abbattere dalle difficoltà, ma che trova nel lavoro il proprio riscatto".
E' con questo elogio che il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha iniziato il suo intervento nella sala consiliare del palazzo comunale di Arezzo di fronte ai rappresenti istituzionali e agli imprenditori locali. Rossi ha aggiunto che gli aretini sono stati bravi a spendere i fondi messi a disposizione dai Piuss, i programmi di intervento urbano e, citando l'esempio della Fortezza, spianata da Cosimo I, si è detto felice di aver contribuito, con i finanziamenti regionali, a risollevarla.
"Siete una città forte - ha concluso il presidente - nel cuore della Toscana. E se anche qui i problemi non mancano di certo, sono fiducioso nel futuro perchè non sarà facile, ma Arezzo ce la farà".
Terminata la riunione in Comune, il sindaco Fanfani ha accompagnato Rossi a visitare la vicina Fortezza, interessata da lavori per 7 milioni di euro, circa la metà dei quali sono di fonte regionale. Il presidente si è detto compiaciuto sia per il positivo andamento delle opere che devono essere completate entro il 2015, che per la qualità dell'intervento, soffermandosi ad ammirare dall'alto i mosaici della villa romana.
Rossi agli imprenditori aretini: "Aiuteremo le imprese dinamiche"
"Sono profondamente convinto che per darvi una mano dobbiamo utilizzare subito, e tutti, i fondi comunitari che avremo a disposizione per aiutare le imprese dinamiche, che investono, creano occupazione, si internazionalizzano, perchè quando c'è carenza d'acqua è opportuno utilizzarla sui terreni fertili. Aiuteremo le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, impiegando 800 milioni di fondi europei, mentre 300 milioni andranno a chi innova e chi ricerca, senza dimenticare settori come il commercio, il turismo e l'agricoltura per la quale ci siamo assicurati 90 milioni in più rispetto al settennato precedente".
Lo ha detto, interrotto cinque volte dagli applausi dei presenti che hanno mostrato di condividere le scelte regionali, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, durante il primo degli appuntamenti della quindicesima tappa del suo "Viaggio in Toscana" che lo vedrà per l'intera giornata in provincia di Arezzo.
Accompagnato dall'assessore regionale ad infrastrutture e trasporti, Vincenzo Ceccarelli, in palazzo comunale ha ascoltato gli interventi del sindaco Giuseppe Fanfani, del prefetto Saverio Ordine e delle autorità locali, oltre a quelli dei rappresentanti del sistema economico aretino.
"L'effetto moltiplicatore dei fondi europeri - ha precisato il presidente - è stimato in 3 o 3,5. Contiamo quindi di garantire investimenti in Toscana per circa 3 miliardi di euro. Dobbiamo capirci tra istituzioni e imprenditori, senza rimanere vittime delle pastoie burocratiche, ma facendo sì che i fondi comunitari non si riducano ad una poltiglia indistinta".
Rispondendo alle varie sollecitazioni ricevute, Enrico Rossi ha invitato poi gli imprenditori presenti a predisporre insieme all'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli una piattaforma sulle infrastrutture aretine ed ha annunciato il varo, entro giugno, di una legge regionale "in salsa toscana" sulla formazione. Ha mostrato quindi di apprezzare "la suggestione rappresentata dal progetto relativo al binomio moda-oro, su cui la Regione può impegnarsi".
Tra i settori su cui puntare non può mancare quello turistico per il quale "l'Irpet stima una crescita in Toscana del 40% da qui al 2030".
La chiusura l'ha dedicata ad un appello agli imprenditori. "Occorre mandare avanti in ogni ambito - ha detto - una nuova generazione, che dobbiamo affiancare per trasmettergli insegnamenti, senza pensare che dopo di noi ci sia il diluvio, e senza nasconderla dietro di noi".
La visita del presidente Rossi nelle aziende aretine
Nel corso della tappa aretina del suo "Viaggio in Toscana", il presidente Enrico Rossi ha visitato quattro aziende: la Aec e la Locatelli meccanica di Subbiano, la Soldini di Capolona e la Oml di Castiglion Fibocchi.
La Aec è un'azienda fondata nel 1957 che si dedica alla produzione di impianti di illuminazione per uso industriale e commerciale. L'amministratore delegato Alessandro Cini (figlio del fondatore Cino) ha accompagnato il presidente in visita nei reparti produttivi dove lavorano 125 dipendenti, una leva di giovani operai della zona, con un'età media di 35 anni. L'azienda ha un fatturato di 32 milioni di euro, esporta quasi il 50% della produzione e nel 2012 ha inaugurato un nuovo stabilimento di 7.000 metri quadrati su un'area di 30.000 per la produzione di pali per l'illuminazione pubblica.
Diverso il caso della Locatelli meccanica che progetta e realizza macchinari e presse idrauliche oltre a impianti per la produzione di mattonelle in cemento e graniglia. L'azienda, come ha spiegato il proprietario Giorgio Locatelli, risente della crisi del settore edile anche se punta a rilanciarsi attraverso lo sviluppo e la selezione dei materiali facendo leva sulla qualità.
Il calzaturificio dei fratelli Soldini nasce nel 1945 e rimane ancora oggi un'azienda di tipo industriale ma a carattere familiare che punta sul prestigio del made in Italy le cui calzature sono progettate e realizzate con tecniche brevettate, come ha spiegato il titolare, Rossano Soldini. L'azienda ha già usufruito dei finanziamenti europei concessi dalla Regione Toscana avendo presentato un progetto da 190 mila euro sul quale ha ottenuto un cofinanziamento da 65.000 euro.
Alla Oml bobine, un'azienda fondata nel 1967, per Rossi è stata l'occasione per il taglio del nastro dell'ampliamento, realizzato ristrutturando i capannoni esistenti nell'area ex Lebole, grazie al buon andamento delle esportazioni che riguardano la quasi totalità della produzione. Il presidente ha tagliato il nastro insieme al titolare, Apollo Solenni, che guida questa impresa familiare che occupa 15 dipendenti, realizza un fatturato di 2 milioni dio euro l'anno e conta, grazie all'ampliamento, di aumentare il suo giro d'affari.
"Siamo di fronte – ha detto il presidente Rossi – ad alcuni dei segnali della vivacità della Toscana, ad imprese che reagiscono di fronte alla crisi e che si orientano prevalentemente verso l'export. Ritengo tuttavia che senza una riduzione della pressione fiscale su cittadini ed imprese, senza una ripresa degli investimenti, senza quindi ridare fiducia e liquidità al mercato interno, non sia possibile uscire dalla crisi e riprendere a crescere".
Corsi di formazione LG Plast , due anni fa la denuncia della Regione
La Regione ha seguito fin dall'inizio la vicenda della società aretina LG Plast, ed è stato proprio a seguito dei controlli effettuati dagli uffici, che l'allora dirigente della formazione ha sporto, nell'agosto 2012, una denuncia all'autorità giudiziaria per false fideiussioni.
La Regione continua a collaborare con l'autorità giudiziaria con l'auspicio che l'inchiesta possa fare rapidamente il suo corso.
Nel frattempo si è già attivata per il recupero delle somme indebitamente percepite. Riguardo alle notizie uscite sulla stampa la Regione ritiene opportuno precisare che, ai controlli e alla denuncia all'autorità giudiziaria, erano seguiti l'immediato avvio del procedimento di revoca del progetto, nel settembre 2012, sfociato nella notifica del decreto con la richiesta della restituzione delle somme dovute.
Dopo la dichiarazione di fallimento della società, nell'aprile dello scorso anno, la Regione aveva chiesto e ottenuto l'inserimento del suo credito nell'asse fallimentare.
