Dopo la notizia lanciata ieri (martedì 25 febbraio) da gonews.it, emergono nuovi particolari sulla furibonda lite in famiglia avvenuta a Staffoli (Santa Croce sull'Arno) nel pomeriggio di lunedì 24 febbraio e che ha portato al ferimento di una donna con un coltello.
Secondo una prima ricostruzione, la lite sarebbe scoppiata tra i due coniugi dopo che lei aveva manifestato l'intenzione di andarsene con il figlioletto di appena cinque mesi. Per dividere la coppia sono intervenuti prima i genitori dell'uomo e poi il fratello e la madre della donna. Ad avere la peggio sembra sia stata proprio quest'ultima, che ha riportato ferite alle mani riconducibili ad un coltello da cucina e un altro a serramanico. L'anziana quindi sarebbe stata trasportata al pronto soccorso di Empoli ma in ospedale poi sono finite anche le altre quattro persone coinvolte nella lite ma con ferite e traumi di lieve entità.
Sul posto, oltre alla polizia municipale, sono intervenuti in seguito anche i carabinieri. Al momento non è stata sporta nessuna denuncia formale ma solo una segnalazione ai servizi sociali.
Il tutto dopo che al pronto soccorso di Empoli, in seguito al racconto dell'anziana ferita, è stato attivato il cosiddetto 'Codice Rosa', vale a dire un percorso di accesso al pronto soccorso riservato alle vittime di violenze: donne, ma anche bambini, anziani, immigrati, omosessuali. Il Codice, a cui è dedicata una stanza apposita nel Pronto Soccorso, viene assegnato da personale addestrato a riconoscere segnali non sempre evidenti di una violenza subita anche se non dichiarata e non appena scatta, entra in funzione una task force composta da personale sanitario (medici, infermieri, psicologi) e dalle forze dell'ordine, che si attivano subito per l'individuazione dell'autore della violenza.