
L'Italia dei Valori ha diffuso questo comunicato denunciando dati irregolari di una centralina di rilevamento Arpat.
Ieri la centralina di rilevamento Arpat di Capannori, i cui rilevamenti valgono come statistica ufficiale per la qualità dell'aria anche nel Comune di Lucca, presentava una media di PM10 nelle 24h di 62 µg/m3 ovvero decisamente superiore al limite che la legge prescrive di 50 µg/m3. Con questo superamento siamo a 18 dall'inizio dell'anno, detenendo, per ora, il poco invidiabile record di comune capoluogo con la peggiore qualità dell'aria nel 2014.
Quante storie per un po' di smog, qualcuno penserà e allora ricordiamo, sempre citando l'Arpat che Studi epidemiologici, confermati anche da analisi cliniche e tossicologiche, hanno dimostrato come l'inquinamento atmosferico abbia un impatto sanitario notevole; quanto più è alta la concentrazione di polveri fini nell'aria, infatti, tanto maggiore è l'effetto sulla salute della popolazione. Gli effetti di tipo acuto, sono legati ad una esposizione di breve durata (uno o due giorni) a elevate concentrazioni di polveri contenenti metalli. Questa condizione può provocare infiammazione delle vie respiratorie, come crisi di asma, o inficiare il funzionamento del sistema cardiocircolatorio.
Gli effetti di tipo cronico dipendono, invece, da una esposizione prolungata ad alte concentrazioni di polveri e possono determinare sintomi respiratori come tosse e catarro, diminuzione della capacità polmonare e bronchite cronica. Per soggetti sensibili, cioè persone già affette da patologie polmonari e cardiache o asmatiche, è ragionevole temere un peggioramento delle malattie e uno scatenamento dei sintomi tipici del disturbo.
L'Organizzazione Mondiale della sanità nelle sue Linee guida sulla qualità dell'aria afferma che gli studi condotti mostrano un aumento della mortalità a breve termine dello 0,5% per ogni incremento di 10 µg/m3 di PM10 nell'aria nelle ventiquattr'ore, il che tradotto in parole povere vuol dire che più PM10 abbiamo nell'aria più aumentano i morti quotidianamente.
Forse questo a molti non è ancora chiaro, ma banalmente credo che tutti possiamo pensare a qualcuno nella nostra famiglia o cerchia di amici, magari un anziano o un bambino, che soffre di malattie respiratorie: purtroppo occasionalmente questi soggetti vulnerabili possono perdere la vita e ciò accade molto più frequentemente in un ambiente inquinato da polveri sottili.
Il Sindaco Alessandro Tambellini deve ricordare che in quanto primo cittadino ha una responsabilità legale per la salute dei propri cittadini ed egli sa bene, perché è persona intelligente, che le misure emergenziali da poco decretate attraverso la sua ordinanza che intima ai cittadini di limitare l'uso del riscaldamento, poco o nulla possono sul problema, se non tutelare lo stesso Sindaco da responsabilità che qualcuno potrebbe imputargli. Infatti, è pressoché impossibile vigilare sull'applicazione dell'ordinanza del Sindaco e quindi questa si riduce ad una semplice raccomandazione ai cittadini che di fatto finora non ha sortito effetti.
Il sindaco riprenda in mano il PAC, piano di azione comunale su la qualità dell'aria, approvato dalla sua Giunta nel luglio 2012 e prenda in considerazione per una pronta attuazione tutte le misure in esso elencate. Si obblighi poi Sistema Ambiente a rispettare il Piano Economico e Finanziario approvato in Consiglio comunale nel 2013 che prevede la realizzazione di un piano di lavaggio delle strade maggiormente trafficate per impedire il fenomeno del risollevamento delle polveri: i cittadini hanno già pagato nella Tares per questo servizio e quindi hanno diritto ad averlo. Il Sindaco, inoltre, faccia in modo che la Polizia Municipale compia controlli regolari, possibilmente quotidiani, nella zona verde in modo che il divieto di circolazione per i veicoli non autorizzati venga effettivamente applicato.
Le scarse risorse economiche non possono essere una scusa per non intervenire, infatti alcuni interventi sono a basso costo: penso all'istituzione di zone 30, cioè zone con il limite di 30Km/h nelle aree residenziali, oppure una campagna di informazione con un sistema di incentivazione a punti per chi utilizza la bicicletta o gli abbonamenti del bus, solo per citarne due e poi la realizzazione nei tempi previsti del bike sharing e la sua adeguata promozione, sono un altro impegno da sostenere, tanto più che si tratta di un intervento già finanziato dalla Regione. Infine, il monitoraggio: l'Arpat sostiene la nuova centralina nel Comune di Lucca è bloccata in attesa di adempimenti burocratici dell'amministrazione: va da se che questa dovrebbe essere una priorità, che magari potrebbe tranquillizzare l'opinione pubblica, se i dati ottenuti a Lucca fossero inferiori a quelli che oggi, pur essendo rilevati a Capannori, valgono come dati ufficiali per il nostro territorio.
E' vero che l'aria pulita non si vede e le malattie rimangono spesso un fatto privato, ma una forte azione dell'amministrazione su questo tema sarebbe un lascito più significativo di nuove opere pubbliche. Riprendendo lo slogan di Tambellini per la sua campagna elettorale, possiamo dire che, per la salute dei lucchesi, c'è bisogno il prima possibile non solo di 'aria nuova' ma anche di aria pulita!
Fonte: IdV Lucca
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