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Rossi presenta gli assessori Bobbio e Nocentini e spiega: "Il cambio della giunta fondamentale ai fini di legislatura"

Da sinistra Sara Nocentini, Enrico Rossi ed Emmanuele Bobbio

"Il Consiglio regionale eletto nel 2010 non corrisponde più alla geografia politica in Toscana. Il rinnovo della Giunta per il rush finale e la verifica in Consiglio sono un passaggio fondamentale. Da parte mia non ho fatto atti di arroganza verso nessuno" e "l'obiettivo è capire se esiste una solidarietà di maggioranza, e una maggioranza, per portare a casa gli atti prefissati".

Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, presentando oggi alla stampa due dei tre nuovi assessori regionali entrati dopo il riassetto della Giunta: il ricercatore di Bankitalia Emmanuele Bobbio (formazione) e il dottore di ricerca all'Università di Firenze Sara Nocentini (cultura, turismo e commercio). Il governatore si è detto "terrorizzato dalla palude, dai veti incrociati e dal disimpegno" che potrebbero esserci in vista della fine della legislatura.

"Un riordino di Giunta - ha aggiunto - è inevitabile che finisse per lasciare dei malumori ma mi auguro che venga colto il senso di questa operazione politica che non è certo una rinuncia al lavoro fatto fino ad oggi. Sono contento di aver trovato una nuova generazione di assessori competenti e preparati che può immettere uno spirito nuovo nel governo della Toscana".

Nomina Nocentini è messaggio alla sinistra 

Primo giorno da assessore regionali per Sara Nocentini (cultura, turismo e commercio) e Emmanuele Bobbio (scuola, formazione, ricerca e università). Il presidente Enrico Rossi ha firmato in mattinata il decreto di nomina con il dettaglio delle deleghe e quindi ha accompagnato i neo assessori al loro primo incontro con la stampa.

"In questi mesi – ha detto tra l'altro il presidente Rossi – abbiamo assistito a profondi mutamenti dell'assetto politico. Ho voluto approfittare della situazione per rinnovare la giunta e prepararci al rush finale, indicando atti importanti, una base programmatica semplice per questa prospettiva di fine legislatura. Atti su cui il Consiglio avrà il diritto e il dovere di esercitare le proprie prerogative, modificando, integrando e migliorando. Saranno passaggi non semplici ma necessari, altrimenti rischiavamo una fine declinante, una palude di veti incrociati e di disimpegno da cui sono terrorizzato. Ho fatto questo senza arroganza, ma con la volontà di giocare in modo trasparente una partita politica importantissima".

Il presidente Rossi ha quindi riassunto i contenuti della sua comunicazione in Consiglio soffermandosi sugli atti di maggior rilievo: quelli relativi al governo del territorio, il piano sanitario e sociale integrato e l'annunciata riforma della formazione e dei centri per l'impiego.

"Emmanuele Bobbio – ha proseguito il presidente presentando gli assessori – è uno studioso puntuale, preciso, che approfondisce molto, una caratteristica importante per chi deve ascoltare tutti soggetti interessati e poi decidere con consapevolezza. Credo che un occhio terzo attento e competente come il suo ci può servire per superare la congerie di interessi che sta intorno al tema di cui dovrà occuparsi".

"Sara Nocentini - ha concluso Rossi - rappresenta un segnale preciso che ho voluto dare alla sinistra. Ha una formazione internazionale, ha fatto studi sulla Toscana, è protagonista di una militanza attiva. Sono contento di essere riuscito a trovare due persone relativamente giovani, rappresentanti di una generazione colta, preparata, competente che può immettere una spinta nuova nel governo della sinistra Toscana".

La prima domanda all'assessore Nocentini: come farà a conciliare il nuovo impegno con l'incipiente maternità (l'assessore è quasi al termine della sua seconda gravidanza)? "La bambina nascerà a fine maggio – ha spiegato -  Non nascondo che la questione andrà gestita, perchè la maternità è una cosa importante. Conto su  un compagno meraviglioso e sulla struttura che mi sosterrà, e penso che insieme riusciremo in questa avventura e nello stesso tempo a dare un messaggio su valore sociale maternità. In fondo la mia è una situazione privilegiata". "Il tema della cultura – ha aggiunto Nocentini commentando le sue deleghe – a volte è bistrattato e abusato. Vorrei dare l'idea che la Toscana è capace di sollevarsi dalla crisi puntando proprio in questa direzione". Quanto ai rapporti con Rifondazione comunista Nocentini ha detto di aver preso una decisione personale, "non sono iscritta – ha concluso – con la consigliera Sgherri ho un rapporto di forte stima reciproca. Ci ho parlato, il confronto è aperto".

"Abbiamo chiaro quello che vogliamo ottenere e lo spirito a cui vogliamo improntare la riforma – ha detto poi l'assessore Bobbio -  La cosa seria da fare è dedicare tre mesi a un intenso studio sui problemi, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, e poi presentare una proposta. Nel corso della crisi molte imprese toscane hanno chiuso ma molte hanno dimostrato una grande capacita rinnovarsi, e sono state in grado di aprirsi all'estero.  Ci sono riuscite contando su competenze  presenti nel territorio e nella storia toscana. Il nostro approccio sarà a tutto tondo, partiremo dai territori e dai bisogni professionali espressi o inespressi dalle imprese". La chiamata del presidente Rossi è arrivata "repentina e inaspettata e l'ho molto soppesata", ha concluso Bobbio. "Alla fine mi sono detto che la mia generazione deve assumersi responsabilità come queste e che è venuto il momento di mettere in gioco le competenze acquisite in tanti anni di studio".

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