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Rapinano un dipendente di una ditta di slot e portano via l'incasso. Presi dopo poche ore

 

Armati di pistola hanno avvicinato il dipendente di una ditta che gestisce slot machine, ieri mattina in piazza San Francesco a Figline Valdarno, costringendolo a consegnare loro l'incasso appena prelevato da alcune slot, per un valore di 2.600 euro.

Questa l'accusa con la quale la scorsa notte due uomini di 23 e 59 anni sono stati bloccati e sottoposti a fermo di indiziato di delitto.

Per entrambi è scattato anche l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto ricostruito, ieri mattina il ventiseienne ha minacciato il dipendente con una pistola, risultata giocattolo, costringendolo a risalire sulla sua auto insieme a lui e facendosi portare nei pressi del cimitero di Figline.

Qui è entrato in azione il complice, che ha prelevato il denaro dalla vettura. I militari sono risaliti all'identità dei malviventi grazie alla testimonianza fornita dalla vittima.

Il più giovane, rintracciato nella sua abitazione, si è chiuso in casa cercando di impedire l'ingresso dei militari e gettando dalla finestra parte della refurtiva. Il cinquantanovenne, rintracciato mentre era a bordo della sua auto, la stessa usata per scappare dopo la rapina, ha tentato di scappare speronando l'auto dei carabinieri.

Nella sua abitazione è stata trovata la parte restante della refurtiva. Sempre secondo quanto appreso, la vittima ha dichiarato di conoscere il più giovane dei rapinatori, che in passato lo avrebbe minacciato in più occasioni facendosi consegnare piccola somme di denaro, dai 10 ai 30 euro per volta.

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