L'ex vicepresidente del Parlamento europeo Luisa Morgantini parla di Palestina. Presenti anche molte associazioni

"Con Luisa Morgantini seguiremo attenti, gli eventi di questi giorni ad Hebron a 10 anni dal massacro del 25 febbraio". Lo ha detto la presidente della commissione Pace Susanna Agostini dopo che questa mattina in commissione Pace è stata ascoltata Luisa Morgantini già vicepresidente del Parlamento Europeo con l'incarico delle politiche europee per l'Africa e per i diritti Umani, oltre che membro della delegazione per le relazioni con Consiglio legislativo palestinese. Insieme alla Morgantini erano presenti le associazioni fiorentine Assopace, Amicizia Italo Palestine, Filo Rosso e Anpi. “Insieme- ha detto Agostini- hanno portato la loro testimonianza, raccontando anche attraverso video impressionanti, una realtà della quale noi occidentali siamo poco a conoscenza, la loro lotta non violenta e la loro cultura di ricostruzione e di pace in Palestina.

Questa volta a testimoniare la dura realtà palestinese sono due giovani testimoni, Izzat A.I. Karaki e Jawwad Abu Aisha. Due persone che portano su di loro i segni di un’ atroce sofferenza. ‘Le condizioni in cui siamo costretti a vivere sono dure’, hanno iniziato così il racconto che in numeri significa 1200 famiglie deportate dalla loro terra di origine; oggi ne sono rimaste solo 280. Sono 1800 i negozi e altre attività lavorative chiuse. Una via di comunicazione molto importante, la Shuhada Strett, è interdetta per auto e pedoni palestinesi; libero accesso al contrario per turisti ed altri, a detta dei coloni, per la loro "sicurezza". La prima richiesta di questa delegazione – ha spiegato la presidente Agostini- è che il libero accesso ad Hebron sia riattivato.

Gli israeliani hanno così il controllo della città vecchia di Hebron. Città con la quale Firenze ha in atto il progetto di cooperazione Plannig network in partnership con il COSPE. In questi giorni, si avvicina l'anniversario di un massacro, era il 25 febbraio di dieci anni fa quando un colono di Kiryat Arba, mentre erano in preghiera in una moschea uccise 29 persone. Izzat ci ha detto che il loro lavoro consiste nell'aiutare fisicamente a trasportare cose in quanto i palestinesi che non possono usare mezzi neppure per reperire il cibo,la legna , altro. Un altro compito della sua associazione è quello di insegnare la lingua ebraica per consentire a donne e bambini palestinesi di parlare con i coloni o con l'esercito per spiegare cosa sono a fare nei luoghi in cui vengono costantemente controllati nei chek-point. Jawwad è un fabbro, si occupa di costruire barriere di ferro per porte e finestre per non consentire l'invasione o la distruzione di laboratori, abitazioni scuole. Due persone, oltre la stessa Morgantini, che guardando negli occhi uno a uno i membri della commissione hanno chiesto di rompere un silenzio lungo decine di anni, abbandonare i pregiudizi della politica ed abbandonarsi nella richiesta di rispetto dei diritti fondamentali per il popolo palestinese. Impegni che noi confermeremo con la votazione della Risoluzione n. 137 /2014 , promossa dalla commissione Pace, diritti umani e già iscritta nell'ordine del giorno del Consiglio comunale "

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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